Oggi, 6 agosto 2021, nel primo giorno del lasciapassare comunista per i luoghi di “cultura”, bar e ristoranti, il cosiddetto “greenpass” che spalanca le porte dell’inferno della sinistra mondialista e della sua egemonia, apprendiamo che a Imola un medico di medicina generale si è visto interrotta la convenzione con l’Ausl, per non aver accettato di farsi inoculare un vaccino sperimentale, del quale fino ad ora non sappiamo esattamente quale potrebbero essere gli effetti avversi a lungo andare.
Il medico di medicina generale, dr. Theodosios Kafousis, aveva il suo ambulatorio in via Benedetto Croce, ma come ha scritto ai suoi assistiti: “In seguito alla legge 762021 che prevede l’obbligo di vaccinazione sperimentale per Covid-19 per il personale sanitario e al mio rifiuto di essere vaccinato, l’Ausl di Imola mi ha sospeso dall’incarico. Il direttore generale mi ha assicurato che l’Azienda cercherà un sostituto per il periodo e, nel frattempo, i miei pazienti si possono rivolgere ai colleghi del gruppo”.
Nonostante la sospensione dall’incarico, il medico, dopo aver espresso il suo dispiacere per il grave disagio che potrebbe procurare la sua decisione, ha continuato sostenendo di non voler “partecipare volontariamente al progetto di sperimentazione di un siero in assenza totale di risarcimento per eventuali eventi gravi sulla salute derivanti da questa pratica”. Una intenzione che noi condividiamo al 100%, visto che il governo dei “costruttori” spinge per la vaccinazione, ma senza farsi carico di eventuali danni causati da questi prodotti chiamati “vaccini”
Nelle ultime righe del suo messaggio il dottore dimostra il buon senso che in questi tempi mancano a tanti professionisti in vari settori: “Il detto ‘Armiamoci e partite’ non vale per me. Il mio dovere di cittadino, come tutti voi cittadini in tempo di pace, lo faccio con il lavoro quotidiano, la socializzazione sana e secondo i principi inalienabili della Costituzione”.
Come TuttoImola esprimiamo la nostra solidarietà nei confronti del dr.Theodosios Kafousis, un autentico medico e invitiamo la cittadinanza vera ad organizzarsi per delle proteste a sostegno del medico di fronte all’ufficio del dr. Andrea Rossi e agli uffici dell’Ausl.