comunicato Avis Imola
Divo Drei, classe 1951, ha raggiunto quota 161 donazioni di sangue. Quella del 27 gennaio è stata, però, anche la sua ultima donazione per raggiunti limiti di età. Volontario e, ormai ex donatore dell’Avis di Imola, non potrà più sedersi sulla poltrona della sala prelievi, ma continuerà a diffondere la cultura del dono. “Non posso che parlare bene dell’Avis – racconta con orgoglio Divo -. E dell’Avis di Imola, in particolare. Ambiente buono, infermiere gentili, tanti volontari che si ritrovano, anche tutti i giorni, per il bene della comunità. Loro sanno che quando c’è bisogno, io ci sono. Sempre”.
E di occasioni per diffondere il dono e momenti di convivialità ce ne sono tanti, anche se il Covid ha rinviato, o annullato, tante iniziative. E poi ci sono i gesti di solidarietà, come quello compiuto da Divo, donatore e volontario di gran cuore. Lo scorso anno, infatti, ha acquistato, a sue spese, il nuovo labaro dell’Avis di Imola. Un bellissimo gesto che rimarrà nella storia dell’associazione imolese. “Andando in giro nelle altre città per le feste o vari avvenimenti – racconta Divo -, vedevo sempre dei labari di altre Avis molto più belli del nostro, allora ho deciso di fare un regalo alla mia associazione per il bene di tutti”. Gesti e parole che ricordano, ancora una volta, quanto sia importante il dono. “Un’ora in sala prelievi passa veloce – conclude Divo -. Fai una donazione per qualcuno che non conosci ma fai anche, e soprattutto, del bene a te stesso. Il vantaggio più grande è per i donatori perché sei sempre controllato grazie agli esami che sei obbligato a fare e poi fa bene anche il ricambio del sangue. Insomma, il vantaggio grande ce l’hai tu”.
Un legame, quello con l’Avis, iniziato per Divo nel 1972 quando, consigliato da un amico, si è recato per prima volta in una sala prelievi. Da quel giorno sono passate, appunto, 161 donazioni.
Un ringraziamento a Divo Drei da tutta l’Avis di Imola.