Più personale e maggiore apertura degli uffici: sono queste le due misure adottate dall’assessorato all’Urbanistica del Comune di Imola per riuscire a risolvere i problemi di affollamento delle richieste allo Sportello Unico Edilizia (SUE) per le pratiche indotte dagli incentivi fiscali del 110%. A sottolineare la problematica è stata nei giorni scorsi l’Aite (Associazione Indipendente Tecnici Edilizi) con una lettera inviata al Comune, nella quale lamentava una lunga lista di attesa per gli appuntamenti con tempi di risposta di oltre 60 giorni.
Ora l’assessore all’Urbanistica Michele Zanelli ha risposto all’Aite, facendo il punto della situazione e illustrando le soluzioni adottate.
“Negli ultimi mesi del 2020 sono pervenute circa 200 istanze/mese ed a fine novembre i precedenti edilizi richiesti all’archivio in corso d’anno erano già 4.027; questo forte aumento del carico di lavoro si è sommato ad un contemporaneo calo delle risorse umane del servizio dovute a pensionamenti, provocando inevitabili riflessi sui tempi di risposta da parte dello Sportello Unico Edilizia” fa sapere l’assessore Michele Zanelli. Ad aggravare ulteriormente la situazione, c’è stata la pandemia da Covid-19, per cui l’accesso agli uffici è necessariamente contingentato per il distanziamento che deve essere rispettato tra il personale ed anche tra gli utenti.
“Sono consapevole del disagio che dovete sopportare per la situazione di picco delle richieste di accesso alle pratiche edilizie archiviate presso il Servizio o all’esterno, che negli ultimi mesi sono notevolmente aumentate in conseguenza del grande interesse per gli incentivi fiscali (110%, bonus facciate, ecc.) recentemente prorogati dal governo” scrive ai tecnici imolesi l’assessore Zanelli. Che proprio partendo da questa consapevolezza ha attivato una serie di misure per cercare di risolvere il problema.
“Per ovviare ai ritardi e ai tempi di attesa, allo Sportello Unico Edilizia, abbiamo dedicato tre impiegati amministrativi a tempo pieno più due a tempo parziale a servizio delle attività di accesso agli atti” fa sapere l’assessore Zanelli. Che a questo proposito sottolinea “va precisato che l’attività di accesso agli atti comporta anche la protocollazione di ogni domanda, la ricerca storica, la fissazione appuntamenti per l’accesso agli uffici, l’assistenza e copie fotostatiche all’atto della visione, la riscossione con PAGOPA dei diritti, il prelievo delle pratiche dall’archivio e la riconsegna”.