Il 2020 è stato l’anno in cui i diritti e la libertà delle persone sono stati calpestati in Italia, in un modo che non si vedeva dal periodo del nazi-fascismo. La limitazione del diritto alla circolazione, alle manifestazioni e agli assembramenti e del frequentare i luoghi di culto sono state solo alcune delle restrizioni imposte dal governo Conte con la scusa di proteggere la nostra salute.
Chi cede i suoi diritti e le sue libertà credendo che in questo modo vivrà in sicurezza, non solo perderà i diritti e la sicurezza, ma vivrà come un cane alla catena, cibandosi delle briciole che cadono dalla tavola dei padroni.
L’uomo, come essere creato da Dio, ha diritti e libertà fondamentali inalienabili, non è lo Stato che gli dà, ma anzi, lo Stato dovrebbe essere quello che li protegge. Quando la persona rinuncia, indipendentemente dal pretesto, a questi diritti e libertà, diventa schiava.
Se qualcuno ad ogni modo intende rinunciare ai propri diritti e libertà, è una sua scelta (per adesso). Ma la domanda è: che tipo di società vogliamo per noi stessi e per coloro che vengono dopo di noi? una società con persone libere o schiave?
La lotta per i diritti veri e la libertà vera, non è solo per la tutela dei propri diritti e libertà, ma anche per coloro che vengono dopo di noi. È la continuazione della lotta delle generazioni passate ed è l’obbligo che abbiamo di continuare per le generazioni che vengono dopo di noi.
Il 2021 deve essere l’anno in cui ci riprendiamo i nostri diritti e la nostra libertà!