Continua la propaganda strumentale della nuova amministrazione piddina imolese che annuncia la realizzazione e attivazione di un impianto di videosorveglianza per il controllo delle aree di accesso a sei istituti scolastici a Imola. In pompa magna da Piazza Matteotti si continua dichiarando che nei giorni scorsi, la giunta comunale ha approvato il progetto definitivo-esecutivo redatto da Area blu , con un costo economico di circa 70 mila euro. Peccato però che il tutto era stato fatto dalla precedente amministrazione con un bando della Prefettura con l’ aggiunta economica da parte della Fondazione e non si era completato grazie ai ritardi burocratici/politici del “carrozzone” Area blu( non ritardava solo lo sfalcio dell’erba…).
Se non ricordo male, prima dell’esperienza grillina , il partito democratico che governava Imola dormì sonni profondi con il Decreto Minniti e il progetto della videosorveglianza dove Imola rimase “a bocca asciutta” mentre altri comuni limitrofi si fecero cofinanziare progetti di videosorveglianza sul territorio come ad esempio Castel bolognese con 24 mila euro , Riolo Terme 31 mila euro, Faenza 33 mila euro, Lugo 30 mila euro, Bologna 500 mila euro, Forlì 100 mila, dove le risorse elargite dal Ministero degli Interni erano all’incirca il 50% del valore complessivo del progetto.
Quindi dopo le assunzioni della Polizia Municipale che non coprono neanche gli agenti andati in pensione durante l’anno, provano a “darci da bere” anche la storiella delle telecamere. Avanti con la propaganda piddina, sono convinto che prima o poi il nuovo/vecchio che avanza cercherà di farci vedere anche gli asini volanti.
Simone Carapia
Consigliere Lega Imola