Sull’inserto di Repubblica, “Il Venerdì” del 23 ottobre 2020, è apparso un articolo a firma di Riccardo Staglianò su i doctor spin. Cosa sono i “Spin Doctor”? Sono coloro che si occupano di organizzare la campagna elettorale di un uomo politico, programmando le sue uscite in pubblico e impostando i suoi discorsi.
L’articolo in poche parole si occupa dei doctor spin italiani, che hanno portato un successo per i loro clienti alle elezioni regionali e amministrative. Così che da Rocco Casalino, passando per Dino Amenduni, arrivando a Filippo Sensi, considerato dall’autore il decano dei doctor spin, arriviamo a Daniel Fishman spin, doctor americano di Consenso responsabile della campagna mediatica del governatore Stefano Bonaccini e Fabrizio Masia, sondaggista. Fishman è colui che ha lavorato sull’immagine di Bonaccini e lo ha reso “piu cool” (con occhiali Ray-Ban a goccia e barba hipster) agli occhi dei votanti, soprattutto di quelli che non riescono ad andare oltre le apparenze.
Sempre Fishman, in una intervista pubblicata sul “Il Sussidiario.net” il 25 settembre 2020, nell’articolo “Dietro il Voto” parla di come può vincere un candidato scarsissimo e perdere uno bravissimo e, alla domanda “Perché avviene questo?”, risponde così: “Perché siamo in tempi di populismo, di scarso approfondimento dei programmi e delle proposte politiche. Vale per tutti, non voglio attribuirlo a un candidato o a una Regione. Il tema vero è che buona parte degli elettori decide tra venerdì e domenica”. Sempre nella stessa intervista Fishman, dopo aver parlato delle difficoltà di fare campagna elettorale in tempi di COVID, vuole ricordare tra tutte le piazze, proprio quella della chiusura della campagna elettorale di Marco Panieri, diventato sindaco di Imola.
Tornando all’articolo di “Il venerdì”, scopriamo che il problema durante la campagna elettorale per il nuovo sindaco di Imola, data la sua giovane età (“29 anni al momento dell’elezioni”) era di risultare credibile, così che il doctor spin Fishman ha dovuto lavorare sul “public speaking e sul media training, construendogli addosso un’armatura”. Un’operazione che dobbiamo riconoscere vincente, visto che Panieri ha vinto senza passare per il ballottaggio, però vogliamo sapere quanto è costata questa operazione, visto che, secondo l’articolo citato, non è un’operazione economica e che i costi si aggirano intorno ai 100-200 mila euro.
Aspettiamo quindi con molto interesse la pubblicazione del consuntivo delle spese elettorali sull’Albo pretorio per quanto riguarda il candidato sindaco Marco Panieri!