Molto interessante leggere che il PD, in campagna elettorale, non pensi alla discarica come “buco da riempire”. Le idee però restano alquanto confuse: cosa ancora più confusa rimane la comunicazione tra PD locale, PD Regionale ed HERA che in realtà sembrano avere ben altra intenzione. Dai verbali delle varie conferenze dei servizi – e come peraltro a più riprese evidenziato dal Comitato “Vediamoci chiaro” nella sua lunga e incessante battaglia – si evince che c’è tutta la volontà di portare ulteriori 200 mila tonnellate di rifiuti in discarica magari sotto la “cosmesi” della riqualificazione. Ecco allora che Panieri si avventura nei soliti spot elettorali: “pianificare la riconversione”, “pianificare il conferimento dei rifiuti a livello regionale” e infine “produrre energia con pannelli fotovoltaici”.
Spiace ricordare al PD che la riconversione del sito della discarica non spetta al Comune e nemmeno la pianificazione dei rifiuti. Forse però meglio promettere cose che non si possono mantenere, così dopo basterà dire che la competenza è di altri. Ci sono molte altre cose, invece, che rientrano nelle competenze di un sindaco e che, guarda caso, il Pd omette di dire. Serve una verifica adeguata sullo stato di contaminazione, un piano di sorveglianza sanitaria che ormai si mendica da anni e, se proprio vogliamo pensare a cosa fare in futuro, meglio evitare “padelle fotovoltaiche” che sarebbero subito bocciate dal MIBACT visto l’impatto paesaggistico, oltre al possibile effetto specchio che ne deriverebbe per produrre pochi kilowatt. Senza contare che coprire una discarica non bonificata con pannello fotovoltaici equivarrebbe a nascondere la “polvere” (in questo caso elementi altamente inquinanti) sotto il tappeto.
Alessandro Fiumi, coordinatore FI Imola