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La sua difesa a mezzo stampa sembra adottata per confondere gli imolesi. Ma la realtà è ben diversa da come la racconta il Marchesino. Dice di non avere deleghe di gestione, ma solo di coordinamento del CdA. Bene, allora significa che coordina male e non controlla l’operato. Gliel’ha mai detto nessuno che il Presidente ha delle responsabilità all’interno della Società? Il Motocross, in perdita per circa 350mila euro, chi l’ha portato ad Imola? L’ex Direttore senza l’approvazione del CdA? Ma per favore, evitiamo di cadere nel ridicolo. Così come è completamente ridicolo e rasenta il grottesco addossare la colpa del buco di bilancio 2018 a questa Amministrazione. Ma di quali limitazioni parla considerando che questa nuova Amministrazione ha iniziato ad essere veramente operativa a settembre, quando oramai i giochi erano fatti? La verità è che proprio Selvatico non ha un progetto imprenditoriale per l’Autodromo. Troppo facile tentare di chiudere i buchi raffazzonando giornate rumorose in qua e in là, senza rispetto alcuno delle Leggi.
Infine quando parla di Mobbing, abbia rispetto per chi lo subisce veramente e vorrei ricordargli che non sarà un bolscevico ma è stato nominato dal CdA di Con.Ami, presieduto da Manara che, come lui, continua ad attaccarsi e sedersi sulla poltrona del CdA di Hera (oltre 60 mila euro annui). Manara è stato nominato dall’ex sindaco Piddino, ora senatore Manca … Selvatico faccia i conti, ma i cittadini non sono stolti. Per quanto riguarda di parlare nel merito, inizi a raccontarci veramente come stanno le cose all’Autodromo e perché vuole rimanere un altro anno senza avere la fiducia né del proprietario né della maggioranza del Gestore. E si ponga anche una domanda: le sue dimissioni le hanno chieste tutti in consiglio comunale … non si è buttato via neanche il Pd con Il nuovo Segretario Panieri. Allora forse è solo il Senatore che dice a Selvatico e a Manara di resistere sullo scranno? Quando la presidenza di una società sportiva sfiducia l’allenatore, quest’ultimo va a casa e non si puntella convincendo giocatori e tifosi che è stato il più bravo e più bello, soprattutto quando i risultati lo sconfessano in pieno.
Gli imolesi hanno votato per il cambiamento e Lei, per quello che fa e soprattutto da chi è stato nominato, non lo rappresenta. Come Lega abbiamo chiesto che si sfruttino tutte le potenzialità dell’infrastruttura più importante di Imola , come non è stato fatto fino ad oggi. Ciò non significa rinunciare all’automotorismo, vocazione naturale dell’Impianto, ma allargare il panorama anche ad altre attività, per farlo lavorare tutto l’anno. Abbia quindi la dignità, come manager, di fare un passo indietro.
Simone Carapia
Capogruppo Lega Imola