Il 20 febbraio scorso, con 5 giorni di anticipo, sono stati resi noti gli elenchi dei bambini/alunni accolti nelle diverse scuole di base, cioè scuola dell’infanzia, scuola primaria e secondaria di primo grado, in seguito alle iscrizioni di gennaio per il prossimo anno scolastico.
Scuola dell’infanzia – Per il calo demografico (in due anni il numero dei bambini in età 3-5 si è ridotto di quasi il 6,3%, da 1878 a 1761), il numero dei posti potenzialmente disponibili, pari a 1893, eccede di 132 i bambini residenti in età a febbraio 2019, anche se non tutti i posti sono ugualmente fruibili a causa della loro collocazione periferica.
Il sistema prescolare imolese vede una pluralità di gestori: il 37% dei posti potenziali sono nelle scuole statali (8 scuole), il 31,5% nelle scuole comunali (7 scuole) e altrettanti nelle scuole private convenzionate (anche per loro 7 scuole).
Hanno presentato domanda di nuova iscrizione le famiglie di 567 bambini. Di questi, il 49% ha espresso la preferenza per le scuole comunali, il 32% per le statali, il 19% per le scuole private. Questo orientamento ha portato ad avere nelle scuole comunali molti bambini che non possono essere accolti nelle stesse (il 48% delle domande rispetto al 31,5% dei posti), a fronte di molti posti disponibili presso gli altri gestori (statale e privato). Poiché diversi genitori hanno indicato nella domanda anche una o due scelte alternative, è stato possibile inserire un certo numero di bambini nelle stesse. Tuttavia 43 famiglie non hanno visto soddisfatta nessuna delle alternative indicate e verranno contattate per proporre loro le scuole statali e private ove ancora ci sono diversi posti disponibili. Quantitativamente, l’83% delle famiglie ha visto soddisfatta la prima scelta, il 9% una delle scelte alternative, l’8% nessuna delle scelte indicate. Potrebbe sembrare un esito tutto sommato positivo (solo 43 famiglie non sono state per niente accontentate), ma occorre sottolineare che questo fenomeno è in costante aumento: appena due anni fa riguardava solo il 3,5% delle richieste.
“Riguardo alle cause di questo squilibrio nelle preferenze dei cittadini, nel caso delle scuole private pesa sicuramente anche il maggiore costo della frequenza, almeno per l’orario standard (7.30-16.30), mentre nel caso delle scuole dello Stato è innegabile il maggiore appeal delle scuole comunali, che fruiscono del coordinamento pedagogico, di un’intensa attività formativa annuale per il personale (almeno 40 ore), di una gestione fortemente collegiale, della partecipazione attiva a reti nazionali di scuole, a progetti europei e a procedure di valutazione volte al miglioramento continuo della qualità” spiega Daniele Chitti, responsabile del Servizio Infanzia del Comune di Imola.
Scuola primaria e secondaria di primo grado – Nella scuola dell’obbligo, l’effetto del recente calo demografico non è ancora arrivato. Le famiglie dei 677 neo alunni per la scuola secondaria di primo grado hanno sostanzialmente visto confermare le loro richieste. Nel caso dei 641 neo alunni per la scuola primaria ci sono alcune criticità, potenzialmente risolvibili: presso la scuola di Ponticelli, che non ha posti sufficienti per tutti i bambini residenti nello stradario associato alla frazione (al momento sono 10 gli esclusi), e presso la scuola ‘Pulicari’ (al momento sono 14 gli esclusi), per la carenza di scuole a tempo pieno nella zona est della città. Per questo motivo, gli Istituti comprensivi competenti stanno contattando le famiglie per proporre scelte alternative.
L’assessore Resta: “troveremo soluzioni valide per tutti i casi aperti” – “L’Amministrazione comunale è soddisfatta dell’ottimo lavoro di collaborazione svolto dalle scuole per accogliere il più possibile le richieste delle famiglie” sottolinea Claudia Resta, assessore alla Scuola. “I nostri uffici sono ora al lavoro per trovare una soluzione, contattando direttamente i genitori, per i neo iscritti alle scuole dell’infanzia, che al momento non hanno trovato posto nelle strutture comunali. Allo stesso modo, siamo in contatto con i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi interessati, per dare risposta, nel rispetto ciascuno delle proprie competenze, ai nuovi iscritti nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole primarie di Ponticelli e ‘Pulicari’, che risultano ancora non accolti. Siamo certi che grazie all’impegno ed alla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, troveremo valide soluzioni per tutti, sia riguardo alla scuola dell’infanzia che della primaria” conclude l’assessore Resta.