Mi auguro che il combattivo Partito Democratico e i sindaci agguerriti del Tar chiedano un immediato passo indietro a Stefano Manara dopo le dichiarazioni rilasciate dal ex presidente del Con.ami ad un settimanale locale.
L’ex numero uno del Con.ami ha infatti dichiarato di non avere nessun imbarazzo a mantenere il ruolo in Hera? Non solo, Manara dichiara che vedendo il risultato delle sue dimissioni in Con.Ami è determinato a rimanere. Gli imolesi si chiedono il perché di tanta determinazione, augurandosi ovviamente che tale decisione non sia dettata dall’indennità considerevole di circa 60 mila euro annui.
Ma la domanda è ? A chi risponde Manara in questo momento nel Cda di Hera? Rappresenta un territorio, un partito o se stesso? Siamo sicuri che tutti i sindaci che rappresentano la quota di minoranza del Consorzio siano contenti di questa rappresentanza?
Tutti i sindaci, facenti parte del Con.Ami, si aspettavano queste mezze dimissioni e il mantenimento dello scranno piu’ importante e remunerativo del Cda di Hera?
Quando si fanno delle battaglie di trasparenza e correttezza bisognerebbe pero’ guardarsi anche attorno. E magari per il Pd passare dalle parole ai fatti in termini di coerenza.
Magari con una mozione che chieda a Manara di dimettersi in quanto non rappresenta piu’ l’azionista principale del Consorzio e forse neanche altri visto che il Pd e i sindaci sembrano non ricordare neanche piu’ il nome…lapsus o cosa?
Simone Carapia
Capogruppo Lega Imola