Anche quest’anno sono arrivati i bambini bielorussi ospiti della famiglie che aderiscono all’Associazione “Insieme per un futuro migliore”, attiva da 22 anni. I bambini, che si tratterranno per periodo variabile da 5 a 11 settimane, hanno un’età che varia da 7 ai 16 anni e sono 34, ospitati da famiglie residenti a Imola, Fontanelice, Dozza, Castel San Pietro Terme, Faenza, Bologna, di cui alcuni, per i quali non é stato possibile trovare una famiglia a tempo pieno, soggiornano in appartamento a Imola con gli accompagnatori e si recano presso la propria famiglia nel fine settimana, 4 sono alla prima esperienza.
I bambini e le famiglie che li ospitano sono stati ricevuti questo pomeriggio nella Sala del Consiglio comunale dalla sindaca di Imola, Manuela Sangiorgi e dal vice sindaco Patrik Cavina.
Il pericolo per la salute di quelle popolazioni non è cessato – I numeri dei bambini che sono ospitati sono sempre in calo costante perché: “purtroppo il fatto che siano passati già 32 anni dal disastro nucleare di Chernobyl fa pensare alle persone che il pericolo per la salute di quelle popolazioni sia cessato, invece perdurerà ancora centinaia di anni, e nel caso del plutonio migliaia di anni” spiega Arena Ricchi, presidente dell’Associazione ‘Insieme per un futuro migliore’.
L’opuscolo pubblicato dall’Associazione dal titolo “Le ragioni dell’accoglienza – Chernobyl 26 aprile 1986”, che contiene i dati relativi alle analisi effettuate all’arrivo e alla partenza dei bambini, evidenzia in modo inequivocabile come la permanenza dei bambini fuori dalla zona contaminata allunghi di molto la loro aspettativa di vita, che ora è molto bassa. Secondo una rilevazione operata dall’Enea attraverso la misurazione delle urine, dopo 30 giorni di soggiorno in Italia i bambini perdono dal 30% al 50% di Cesio 137 assorbito, elemento chimico radioattivo rilasciato in quantità enorme dalla nube radioattiva dopo l’incidente nucleare di Chernobyl, i cui effetti negativi colpiscono in specifico i muscoli e cuore.
I piccoli ospiti trascorreranno piacevolmente il tempo tra il corso di italiano, i corsi di teatro e musica, la piscina, il pattinaggio, il maneggio, la scherma, le escursioni e gite, oltre che nella tranquilla atmosfera delle famiglie. “Un vivo ringraziamento va oltre che alle famiglie, ai volontari e agli esperti che lavorano da anni a questo progetto, compresa l’Amministrazione comunale di Imola che fin dai primi anni ha sostenuto moralmente il progetto, e i cui rappresentanti in un passato non più recente, si sono recati in Bielorussia per verificare sul campo l’attività svolta dall’Associazione” sottolinea Arena Ricchi, che aggiunge: “quando le nostre forze ce lo hanno permesso abbiamo portato in Bielorussia personalità di spicco della cultura italiana e abbiamo portato a Imola, artisti e musicisti bielorussi. A noi piacerebbe stringere ulteriori rapporti con le comunità della Bielorussia, far conoscere la cultura bielorussa a Imola e la cultura italiana in Bielorussia, questo è anche un augurio e una speranza che ci speriamo che la nuova Sindaca faccia sua”.
Recentemente l’Ufficio del Presidente della Repubblica Bielorussa ha conferito ad Arena Ricchi la più alta onorificenza concedibile ad un cittadino straniero per l’opera “di aiuto, umanità… portata alle popolazioni colpite da disastro nucleare”.
Il sostegno della sindaca Manuela Sangiorgi – Da parte sua la sindaca Manuela Sangiorgi dichiara “ringrazio l’associazione “Insieme per un futuro migliore” per la preziosa opera pluriennale a favore dei bambini bielorussi. Una valenza inestimabile che bagna le proprie radici nel grande spirito di accoglienza della città di Imola. Impossibile dimenticare il disastro nucleare di Chernobyl e le ripercussioni sulla salute della popolazione bielorussa, per questo sosteniamo e valorizziamo con forza ed entusiasmo questo progetto che garantisce ai bambini la permanenza al di fuori della zona contaminata in grado di allungare la loro aspettativa di vita. Riconosciamo il grande impegno delle famiglie ospitanti e riceviamo in dono quel sorriso che rappresenta un genuino esempio per tutti noi”.
Infine, la sindaca Manuela Sangiorgi conclude: “la volontà dell’amministrazione comunale è quella di intensificare questa importante relazione con la creazione di un solido ponte culturale tra Imola e le comunità bielorusse; in tal senso esprimiamo grandissima soddisfazione per la riconosciuta competenza di Arena Ricchi, recentemente premiata dall’Ufficio del Presidente della Repubblica Bielorussa con la più alta onorificenza concedibile ad un cittadino straniero per l’opera di aiuto ed umanità portata alle popolazioni colpite da disastro nucleare”.