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La denuncia del consigliere Marchetti: “nel distretto imolese il 45,9% dei richiedenti con reddito di solidarietà erogato è straniero”
“Prima gli stranieri: è quello che accade in Emilia-Romagna per quanto riguarda la distribuzione dei fondi stanziati dalla Regione per il Reddito di solidarietà, nato con l’intento consacrato di rappresentare un contributo economico per persone e famiglie in gravi difficoltà economiche, a partire dagli anziani, e che, invece, si è rivelato l’ennesima mancia a vantaggio degli stranieri. Gli importi stanziati dalla Regione nel primo bimestre dell’anno, infatti, parlano chiaro e non lasciano ombra di dubbi: il 33,6% delle richieste di contributo è arrivato da nuclei famigliari (per lo più numerosi, dai 3 componenti in su) stranieri, ai quali è stato erogato ben il 44,75% dei fondi”.
La denuncia arriva dal consigliere regionale della Lega Nord, Daniele Marchetti, che snocciola i dati che la Giunta di viale Aldo Moro gli ha fornito a seguito di una sua richiesta di accesso agli atti.
“La somma degli importi disposti dalla Regione nel primo bimestre 2018 a titolo di Reddito di solidarietà ammonta a 1milione e 340mila e 160 euro: di questi ben 599mila 683 euro finiscono nelle tasche degli stranieri i quali, nella nostra Regione sono l’11,9% del totale dei residenti” sottolinea il consigliere leghista.
“A livello imolese la percentuale dei cittadini stranieri con reddito di solidarietà erogato è addirittura superiore alla media regionale. Il 45,9 % dei richiedenti sono stranieri, percentuale sempre più alta man mano che si sale di fascia. Il reddito di solidarietà infatti – spiega Marchetti – viene erogato nel seguente modo: ai nuclei unipersonali spettano 80 euro al mese, alle famiglie composte da due persone 160 euro al mese, a quelle con tre persone 240 euro, a quelle con 4 persone 320 euro e ai nuclei formati da più di 5 persone vanno invece 400 euro al mese. Una ripartizione che, ovviamente, premia i nuclei più numerosi e proprio per questo la bilancia delle erogazioni è sbilanciata a favore dei cittadini stranieri”.
“Tant’è che la percentuale di stranieri tra i nuclei famigliari con contributo erogato e composti da 3 persone è del 60% del totale e quelli composti da 4 persone è del 68,8%. Percentuale che sale al 81% se consideriamo i nuclei famigliari stranieri composti da 5 o più persone che percepiscono il contributo. In altre parole, la fetta più grande dei fondi viene incassata dalla minoranza di stranieri residente sul nostro territorio, mentre alla nostra gente non restano che gli spiccioli”.