Doppia festa oggi per i 100 anni di Vittorina Ravanelli, nata a Dozza il 17 febbraio 1918 e residente a Imola dal 1949. Nel pomeriggio a formularle gli auguri a nome della città di Imola e consegnarle la medaglia dei centenari è stato il subcommissario al Comune di Imola, dott. Domenico Miceli. Poi in serata la festa grande, con oltre una trentina fra amici e parenti, compresa la figlia, la nipote e la pronipote ed i tanti figli dei cugini con i quali ha condiviso l’infanzia.
Nata a Dozza in una numerosa famiglia di mezzadri, quarta di sette fra fratelli e sorelle, da bambina si trasferì con la famiglia a Toscanella, in una grande casa patriarcale in via di Mezzo, dove insieme alla sua viveva anche la famiglia degli zii. Un’infanzia e un’adolescenza sereni, lavorando nei campi, finita la scuola. Poi l’arrivo della seconda guerra mondiale, che vide nell’ultima fase del conflitto la grande casa requisita dai nazisti, per farne la sede di un comando di zona dell’esercito tedesco.
Nel 1949 Vittorina Ravanelli si è spostata con Ottavio Marani e si è trasferita ad Imola. Dal matrimonio è nata la figlia Antonella. “Mia madre ha sempre lavorato, oltre che accudito la famiglia. Ha lavorato alla frutta e soprattutto ha fatto la domestica” racconta la figlia Antonella Marani. “La sua vera passione era far da mangiare, in particolare la pasta, con tortelli e tagliatelle in particolare, oltre ad un ottimo ragù” aggiunge la figlia che conclude “mia mamma è sempre stata ed è tuttora molto gioviale e serena, una persona solare e forse il segreto per arrivare a 100 anni è proprio questo”.
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