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GIORGIO LAGHI (IM): “IMOLA 2018 Coalizione SI !!! Ma NON a qualsiasi condizione !!!”

La situazione di incertezza della politica attuale, non fa bene al nostro Paese e, quindi, non fa bene nemmeno ad Imola.
Le dichiarazioni contraddittorie e un po’ confuse del segretario del PD imolese Marco Raccagna (Sette Sere del 28 agosto 2017), non contribuiscono a creare quel clima disteso ed inclusivo di cui c’è un forte bisogno.
Ascoltare le voci del coro è importante ma le voci del coro devono ascoltarsi anche fra di loro per produrre un’armonia che funzioni e questo, purtroppo, ad Imola non sta ancora accadendo.
Apprendiamo dalla stampa che il PD è “in ascolto” del centro-destra moderato rappresentato dall’Associazione Tommaso Moro, associazione che fino ad ora ha dichiarato di non schierarsi e di non avere identità, ne di destra ne di sinistra, e di essere disponibile a collaborare su progetti utili alla città, non solo con il PD, ma anche con la destra (vedi Lega Nord e Forza Italia), con chi c’è, quindi una situazione tutta in divenire.

Certo, la grande novità è che il PD, ad Imola, voglia dialogare con il centro-destra.

Se così fosse, l’esperienza di civici di sinistra, con un’identità ben precisa, che io rappresento in consiglio comunale (Imola Migliore), non avrebbe molto da condividere con una siffatta coalizione, quindi mi auguro che il segretario Raccagna abbia preso un abbaglio o si sia confuso nel definire la Tommaso Moro realtà di centro-destra.
Per quel che riguarda sempre le dichiarazioni del segretario Raccagna rispetto al dialogo con gruppi civici a sinistra del PD, formati da volenterosi cittadini che appartengono al mondo della sinistra riformista, ben radicati nella tradizione di governo che ha sempre contraddistinto la nostra città e che non hanno più partiti politici come punti di riferimento, puntualizzo, anche se il segretario dovrebbe ben saperlo, che la nascita di tali gruppi, IMOLAFUTURO ad esempio, non hanno nulla a che vedere con Imola Migliore che aspetterà la fine di questa legislatura prima di decidere del proprio destino rispetto le prossime elezioni, per cui, dico al segretario Raccagna, che le “spoglie” di Imola Migliore saranno tali quando il gruppo consiliare lo deciderà.

E’ vero, le primarie di coalizione potrebbero e dovranno essere un vero momento di democrazia. Prima però sarebbe bene conoscere attorno a quale coalizione e a quali programmi la figura del nuovo sindaco/a dovrà collocarsi, perché il 2018 è molto più vicino di quel che sembra. Il tempo stringe ed il lavoro è molto, ma non tutti sembrano rendersene conto, soprattutto in una situazione di stallo data dall’attesa di cosa il Sindaco Daniele Manca (insieme al PD ?) deciderà per il futuro del nostro territorio.
Certamente, come l’attuale Onorevole Montroni che attualmente rappresenta il nostro territorio e che gode di tutta la mia stima, anche Daniele Manca è persona con tutte le carte in regola per poter rappresentare in parlamento il nostro territorio, ma vorrei dire a Raccagna che non è questo il problema principale per Imola.
Il problema è il rischio che Imola debba affrontare un lungo periodo di commissariamento della città, dove tutti i cittadini non avranno più i loro rappresentanti politici e amministratori di riferimento, con conseguente blocco delle attività. Il nostro territorio non se lo può permettere. Inoltre , tutto ciò accadrebbe senza che ancora un progetto vero, di coalizione di centro-sinistra, sia stato messo in campo.

Giorgio Laghi
Presidente Gruppo Consiliare
IMOLA MIGLIORE