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SEI ALLOGGI IN PIÙ PER RISPONDERE ALL’EMERGENZA ABITATIVA


Sei alloggi in più per rispondere all’emergenza abitativa. A metterli a disposizione dell’Asp è l’Acer, grazie ad una convenzione a tre, firmata insieme anche al Comune di Imola. Il nuovo progetto è diventato operativo pochi giorni fa, con la delibera del Comune di Imola che approva la convenzione e il via libera degli altri due enti interessati. Si tratta di 6 alloggi che Acer ha costruito su un’area in via Armando Gardi 38, a Sesto Imolese, data in concessione dal Comune nel 2000, in base ad un accordo di programma sottoscritto da Comune, Provincia di Bologna, Regione Emilia Romagna, Acer e Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna per realizzare alloggi da cedere in locazione a canone contenuto.

Alloggi sfitti da poter usare per l’emergenza abitativa – L’attuale convenzione nasce dal fatto che da un lato questi alloggi sono ancora sfitti, nonostante il Comune abbia più volte tentato di assegnarli attraverso specifici bandi, ed “Acer, in mancanza dell’assegnazione degli alloggi sopra citati, risulta in grave difficoltà nel raggiungere l’equilibrio economico-finanziario dell’intervento e quindi nel rimborso del finanziamento ottenuto” si legge nella convenzione. Dall’altro che “Asp, in accordo con il Comune, si è resa disponibile a realizzare un progetto di accoglienza abitativa presso gli alloggi di cui trattasi anche mediante locazione diretta di alcune unità immobiliari sfitte per destinarle ad ospitare temporaneamente famiglie bisognose e svantaggiate sulla base del progetto assistenziale concordato con ciascuna di queste per fare fronte all’emergenza abitativa” continua la convenzione. Quindi la convenzione intende sanare una contraddizione che vede ancora sfitte svariate unità immobiliari pur in presenza di una forte emergenza abitativa.
Fra i suoi compiti, il Comune coordina le attività relative al progetto e affida all’Asp il compito di utilizzare gli alloggi nel campo delle risposte all’emergenza abitativa. L’Asp inserisce gli alloggi in tale contesto, sostiene gli oneri per il loro ripristino e stipula con Acer i contratti di locazione e corrisponde ad Acer il canone di locazione stabilito dall’Accordo di programma suddetto. Acer da parte sua, fra gli altri impegni, esegue negli alloggi convenzionati le opere necessarie a renderli idonei all’uso convenuto, utilizzando le risorse economiche messe a disposizione da Asp per il 50% alla stipula della convenzione e per il 50% a lavori finiti, ponendo i costi a scomputo dei canoni di locazione fino al conseguimento del pareggio dei costi per i lavori concordati. Per i 6 alloggi, in totale si stimano interventi per circa 23.600 euro.
La convenzione ha durata di 6 anni.

Le valutazioni di Visani, Poli e Cappello – “La contraddizione sociale di questo tempo dove nelle nostre città abbiamo case vuote senza persone e persone senza casa ci deve spingere a cercare nuove soluzioni abitative. Sono particolarmente soddisfatto di questo nuovo progetto che si è sviluppato grazie alla collaborazione fra il nostro Comune, l’Acer e l’Asp. La collaborazione fra i soggetti istituzionali e il contributo dei soggetti del privato sociale rappresentano la strada maestra per lo sviluppo di un welfare comunitario dove l’integrazione fra le politiche sociali e le politiche abitative può generare nuove risposte al disagio abitativo” commenta Roberto Visani, assessore alle Politiche sociali e alla Casa.
Da parte sua, Gigliola Poli, presidente ASP Circondario Imolese, aggiunge: “dopo la positiva esperienza della realizzazione di un condominio solidale, messo a disposizione dall’amministrazione comunale di Casalfiumanese, con tutor sociale a Sassoleone, abbiamo valutato positivamente l’assegnazione ad Asp di un condominio con 6 alloggi a Sesto Imolese da parte del Comune di Imola, perché è un’ulteriore opportunità per affrontare l’emergenza abitativa. E’ una misura temporanea che consente di sostenere le famiglie sfrattate e si colloca in un progetto più ampio che prevede il raggiungimento dell’autonomia e la ricerca di un alloggio sul libero mercato. Questi appartamenti si aggiungeranno ai 34 già a disposizione dell’Asp. Nel 2016 sono state ben 119 le persone che hanno potuto beneficiare di questo servizio”.
Infine, l’avv. Carmela Cappello, Consigliera Delegata Acer Bologna, sottolinea “Acer ha approvato ieri la convenzione con Comune e Asp mettendo a disposizione 6 alloggi da destinare a nuclei che non avendo i requisiti non possono accedere all’erp. Si tratta di un importante ed innovativo progetto a dimostrazione di come la collaborazione tra enti può dare una risposta concreta alle esigenze delle famiglie in difficoltà. Acer si augura questa nuova metodologia di ‘rete pubblica’ possa proseguire nell’ottica di una sempre più stretta collaborazione tra coloro che a vario titolo si occupano di welfare”.