La bella mattinata di sole ha fatto da cornice ad una folta partecipazione al Tractor raduno. Sono stati una novantina i mezzi fra trattori e mietitrebbie che partiti dal piazzale Agrintesa a Mordano, hanno poi raggiunto l’area verde a fianco del Famila, in via Pirandello, a Imola dove si sono posizionati per un’ora e mezza, con tanto di rinfresco e frutta per tutti i presenti. Una sorta di ‘fiera viaggiante dei trattori” come la definisce l’organizzatore Giovanni Dall’Olio, che ha suscitato l’interesse degli imolesi, sempre più numerosi all’appuntamento.
Ci sono i mezzi storici, che hanno avviato la meccanizzazione in agricoltura, nel secondo dopoguerra, come trattori i Morris dei primi anni Cinquanta, costruiti dalla ditta Venieri di Lugo utilizzando residuati bellici, in particolare recuperando parti di carro armato. E ci sono mezzi all’avanguardia, potenti e sofisticati nell’elettronica come una super car. Che si tratti di Lamborghini, New Hollande, Case, John Deer, Same, Massey Ferguson, Case IH, o ancora Fendt, Claas, Deutz, Kubota, Krone, tutti questi trattori e tutte le nuove macchine impiegate oggi in agricoltura sono un concentrato di altissima tecnologia, con l’elettronica spinta al massimo. A guidarli non solo uomini, ma anche giovani ragazze come Elisa Minghetti di Mezzano (Ravenna) che guida un trattore da 150 cavalli e l’amica Debora Lamanna, di Forlì che ne guida uno da 240 cavalli.
“Con questo raduno vogliamo mostrare come si è evoluto il lavoro degli agricoltori, che grazie a questi mezzi così potenti ed evoluti, contribuiscono a garantire produzioni di qualità, attraverso lavorazioni sempre più mirate ed efficaci” aggiunge Dall’Osso.
C’è, ad esempio il gigantesco (oltre 3 metri di larghezza per 7,5 metri di lunghezza) Case Quadtrac 580, dove 580 sta per i cavalli del motore; costo 360 mila euro. “E’ un trattore cingolato articolato, che proprio per questo è di una grande maneggevolezza e vanta un peso, un’aderenza e un calpestamento che gli consentono di lavorare in terreni dove altri mezzi non riuscirebbero, senza praticamente lasciare traccia del suo passaggio. E’ l’ideale per le lavorazioni profonde del terreno” racconta Massimiliano Scala, che con il padre Alberto è titolare dell’omonima azienda di Castel Bolognese, specializzata in lavori contoterzisti.
Ad attirare l’attenzione è anche l’enorme mietitrebbia New Holland CR 9.90, il top della gamma di ultimissima generazione, capace di mietere 250/300 quintali di grano all’ora. Tutta computerizzata, con anche guida satellitare, 600 cavalli di potenza, con un costo di 450 mila euro esclusa la testata, che cambia a seconda della tipologia di frumento da mietere. “E’ un mezzo specializzato per le grandi estensioni, in particolare nel ferrarese” spiega Gianni D’Ippoliti, di Medicina, che la guida come fosse una bicicletta. Lui lavora per la ditta S.i.t.e.r.m.a., di Sasso Morelli, che conta una decina di mezzi per lavorazioni in conto terzi.
Ci sono poi un paio di trattori che partecipano alle gare di Speed polling, che appartengono al gruppo ‘Nafta power team”. “Siamo una trentina di ragazzi, di Mordano, Sesto Imolese, Casola Canina, Granarolo, Medicina fra agricoltori e meccanici di mezzi agricoli. Abbiamo una quindicina di mezzi, di cui 4 speciali che abbiamo appositamente recuperato trasformando trattori che non usiamo e potenziandoli con vari accorgimenti tecnici” racconta Mattia Galeati, di Casola Canina, presidente del “Nafta power team”.
Alla fine, tutti pronti per il rientro a Mordano, dove ad attendere il lungo e colorato serpentone di trattori ci sono i gustosi piatti dello stand gastronomico della Sagra dell’Agricoltura.