“Riportiamo il dibattito sulla linea della civiltà europea”
A seguito delle polemiche di Lega Nord e Forza Italia sui profughi in arrivo, mi sento di provare, con umiltà, a riportare il dibattito sulla linea della civiltà europea.
Una politica minimamente autorevole non cerca il consenso immediato attraverso proclami a cui sa bene di non potere dare seguito concreto e non semplifica questioni complesse. Il tema dell’accoglienza è difficile e certamente non promuove il consenso immediato alle elezioni, ma resta un nodo cruciale delle politiche europee. Lo stesso Matteo Salvini della Lega nord ha parlato di corridoi umanitari, rendendosi conto della completa inapplicabilità dei suoi slogan di fronte a tragedie che vanno oltre le parole dette nei talk show domenicali. Sarà la Questura a valutare, nel quadro della legge italiana, quali persone avranno diritto a restare in Italia come profughi.
Oggi piangiamo i bambini siriani uccisi col gas, domani pagheremo la Turchia perché li chiuda in campi (di concentramento?), dopodomani ricominceremo a dire “i presunti profughi” e “guarda tu, hanno tutti lo smartphone”.
L’ipocrisia di chi, come la destra (Forza Italia e Lega Nord), grazie al Trattato di Dublino, ha reso l’Italia praticamente l’unico Stato europeo che è costretto, di fatto, a gestire da solo l’emergenza, è lampante come la loro mancanza di idee pratiche sul tema. Il Ministro Minniti sta tentando con impegno di affrontare l’emergenza con nuovi strumenti. Ad oggi, oltre a dire che bisogna lasciarli affogare in mare, perché di questo stiamo parlando, dalla destra nulla di nuovo è pervenuto.
Marcello Tarozzi Capogruppo Pd Imola