Un altro primario se ne sta per andare da Imola, il Dr. Stefano Artuso . L’Ausl nei giorni scorsi ha chiuso la partita strappando una dimissione consensuale tirata per Giugno 2017. Si vogliono sbarazzare di questo professionista che non è mai entrato nel cerchio magico del potere politico sanitario imolese, come per il Consigliere Comunale, Dr. Linguerri di Fornace Viva. Il Dr .Stefano Artuso è stato primario di Chirurgia a Imola e dal mese di ottobre 2014, a causa della ristrutturazione, è stato mandato a Castel San Pietro Terme per soddisfare le esigenze personali del Dr. Linguerri. Nonostante questo e il boicottaggio successivo, ha continuato a lavorare e nell’ultimo anno ha aumentato gli interventi di circa il 20% rispetto all’anno precedente, con interventi di qualità (adottando tecniche innovative) e soddisfazione da parte dei pazienti. In questi 2 anni le vessazioni sono state infinite da parte della dirigenza dell’AUSL ( Servizio Anestesiologico, Chirurgia di Imola, ecc.) ma questo non ha fermato l’equipe diretta dal Dr. Artuso, che con una lista di attesa di circa 280 pazienti, ha smaltito la stessa lista con data fissata e con tecniche di esecuzione concordate che a Imola non sono in grado di eseguire (laser per varici, proctologia in anestesia locale). Dalla prossima settimana il Servizio Chirurgico distaccato a Castel San Pietro sarà inglobato nella Direzione Chirurgica diretta dal Prof Pinna La gestione conflittuale di interessi della Dirigenza dell’AUSL di Imola con alcuni professionisti è ulteriormente spiegata dalla vicenda del Dr.Ferrari (Radiologia), Dr. Bonci (Oculistica e obbligato alle dimissioni) soprattutto il primo coinvolto in attività libero professionale svolta durante le ore di servizio istituzionale. Oggi la Direzione AUSL Imola nel processo in corso (Ferrari) ha dichiarato di volersi costituire parte civile ma è estremamente evidente che non poteva non sapere quanto Ferrari stesse facendo perchè gran parte della attività libero professionale era in similalp commissionata dall’AUSL stessa e cosa assai più grave oggi Ferrari che ha dato le dimissioni e lavora in una struttura privata sembra che abbia molto lavoro commissionato dall’AUSL di Imola in convenzione.

Capogruppo FI Imola
Tutte queste attività così strutturate erano nel momento della loro costituzione fallimentari perchè tutelavano solo interessi di singoli professionisti e non il bene comune della cittadinanza imolese. L’unione AUSL IMOLA e S. Orsola ha quindi incrementato numericamente l’attività del S. Orsola ma non ha portato alla popolazione di Imola vantaggi sostanziali sia per qualità di interventi misurabili con: Numero prestazioni ;Case mix (varietà numero interventi); Controllo numero ed entità di complicanze Ma soprattutto sono mancate le evidenze di quelle reti cliniche tanto decantate. Dove sono i percorsi dei pazienti all’interno di queste reti quali i pazienti complessi operati a Bologna con equipe di professionisti misti dell’AUSL di Imola e del S. Orsola. Quali i pazienti bolognesi operati a Imola? Nessun Professionista Imolese è diventato punto di riferimento per i cittadini bolognesi. Non si sono cercate nicchie di patologia da eseguire a Imola che per un centro di grande specializzazione come il S. Orsola non è conveniente eseguire. I dati di attività evidenziano come le scelte fatte siano non corrette ed inoltre denunciano in maniera evidente come neanche da un punto di vista organizzativo vi siano stati miglioramenti, d’altra parte la presenza del Prof. Pinna saltuaria (che non supera le due volte al mese) come può modificare assetti organizzativi deficitari in settori chirurgici che abitualmente il S. Orsola non gestisce. Tutto questo evidenzia come i ruoli di Sindaco (massimo tutore della salute pubblica) e Dirigenti AUSL, siano gestiti con assoluta incompetenza volta ad una navigazione a vista, in cui si intuisce che esiste una “cerchio magico” gestionale Imolese che ha fallito il proprio mandato e che se fossimo in un paese civile, a fronte della evidenza di quanto asserito in queste righe, dovrebbero dare le dimissioni e invece le dimissioni le vogliono da chi fa il suo lavoro e mette in primo piano i pazienti.
Simone Carapia
Capogruppo FI Imola

More Stories
Il Piccolo di Imola, in scena a Palazzo Tozzoni sotto la direzione artistica di Lucia Ricalzone.
IMOLA, DUE PESI E DUE MISURE PER LA PULIZIA?
“Ecologista” a Roma, assente sul Santerno: Bonelli e il massacro verde imolese