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BIGNAMI (FI) “VALLE DEL SANTERNO, IL CORAGGIO DEI CITTADINI VA PREMIATO”

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E’ un risultato indiscutibilmente storico quello dei Comuni di Casalfiumanese, Borgo Tossignano e Fontanelice i cui cittadini, a larga maggioranza, si sono espressi per il NO alla fusione. Un risultato che si inserisce in un panorama regionale poco felice per le fusioni: su sei processi di fusione, ben quattro vengono bocciati, in un caso (nel riminese) assistiamo a un risultato problematico (un Comune si è espresso per il NO) mentre nel ferrarese vince il SI ma senza grandi entusiasmi.

La lettura politica che possiamo dare è semplice: i cittadini non ci cascano più. Le persone sanno a cosa porta la fusione e scelgono per il NO. Non credono più alla favola degli incentivi regionali e statali che non sono tanti e tali da portare alla convinzione che è necessario svendere la propria autonomia. Sia chiaro: noi non siamo mai stati a prescindere contro le fusioni, ma questi devono essere processi decisionali che partono dal basso e ai quali si deve giungere solo se tutti i Comuni sono d’accordo e se c’è stata una capillare informazione.

Per la Valle del Santerno poi, in più di una occasione abbiamo affermato che questa fusione era stata calata dall’alto, con il preciso intento di mantenere lo status quo per l’attuale classe “regnante” e di mettere Castel del Rio, tra qualche anno, con le spalle al muro costringendolo all’incorporazione.

Speriamo che in questi territori non si parli più di fusione e che la si smetta di demonizzare i piccoli Comuni. La sconfitta è ancora più bruciante se si pensa alle energie profuse dal Pd per questo progetto “di cui si parlava da trent’anni” – hanno costantemente ribadito gli amministratori locali -. Ebbene, 30 anni non sono bastati per convincere i cittadini che i Comuni vanno sciolti in nome di una non meglio identificata “grandeur”, perché quello che davvero fa la differenza, anche in un piccolo Comune, è semplicemente la volontà politica di chi amministra.
Auspico anche un deciso cambio di rotta da parte della Regione Emilia-Romagna che troppo a lungo ha sostenuto le fusioni come “massimo livello raggiungibile di riorganizzazione amministrativa” (dalla LR 21/2012). Ebbene, i risultati di oggi dimostrano che non è così. Che altre possono e devono essere le modalità organizzative per i piccoli Comuni: lo hanno detto chiaramente i cittadini di Casalfiumanese, Borgo Tossignano e Fontanelice.

Galeazzo Bignami, presidente gruppo FI Regione Emilia-Romagna.