DOPO IL CASO DEL BOMBARDAMENTO DELL’AZIENDA MODENESE CAPRARI, NELLO YEMEN, DA PARTE DI TRUPPE SAUDITE (FONTE REUTERS)
STEFANO BARGI (LN): “UNA NOSTRA AZIENDA E’ STATA COLPITA, NEL CORSO DI UNA GUERRA COMBATTUTA NEL PIU’ TOTALE SILENZIO DELLE ISTITUZIONI, CHE COPRONO LA VERGOGNOSA VENDITA DI ARMI ALL’ARABIA SAUDITA (AVVENUTA NONOSTANTE LE SANZIONI)”
MODENA, 16-09-2016.
Il caso costituisce certamente uno degli incidenti diplomatici più gravi degli ultimi anni. Poiché il caso dello stabilimento dell’azienda modenese Caprari Pumping Powers (una delle realtà internazionali più importanti nello sviluppo di pompe ed elettropompe centrifughe idrauliche; ndr) bombardato dalle forze saudite in Yemen, alcuni giorni fa, è una delle più inquietanti vicende mai accadute. Anche «se tutte le istituzioni – attacca il consigliere regionale della Lega Nord, Stefano Bargi – finora, hanno taciuto. Questo imbarazzante ed assordante silenzio sembra non casuale, e creato ad arte per non disturbare le passerelle del premier Renzi – continua Bargi – immortalato con il principe ereditario degli Emirati Arabi, Sheikh Mohammed Bin Zayed Al Nahyan, ed alla Festa del Pd. Mentre l’Italia continua a ignorare l’embargo per la vendita di armi (anche questo passato in totale silenzio) chiesto ai paesi membri dall’Ue, nei confronti dell’Arabia Saudita. In un contesto in cui si chiede anche lo stop delle operazioni militari in Yemen.» Ma cosa è successo esattamente ad inizio settimana? «Una coalizione araba – si apprende dall’agenzia di stampa tedesca Reuters – ha bombardato un sito industriale yemenita, nella capitale Sanaa. Tra gli edifici colpiti, una fabbrica utilizzata dal Gruppo Alsonidar dello Yemen impegnata nella produzione di pompe idrauliche, in partnership con l’azienda italiana specializzata Caprari,» Sempre secondo la Reuters, l’incendio che è divampato ha distrutto «la metà dei locali, causando danni per diversi milioni di dollari, secondo l’amministratore delegato, Alberto Caprari.» Il consigliere regionale della Lega Nord, Stefano Bargi, avverte che la questione sarà portata ai massimi livelli istituzionali, vista la sua gravità. «Interesseremo i nostri gruppi parlamentari a Roma e Bruxelles – dice Bargi –. L’Italia è tra i paesi che hanno venduto armi all’Arabia Saudita, recapitando nella penisola arabica sistemi d’armamento avanzati, anche a conflitto in corso, ma nel più totale e imbarazzante silenzio. La cosa forse più grave – accusa Bargi – è che le istituzioni regionali e lo stesso Renzi non abbiano detto una parola, venendo a Modena per la Festa del Pd, giovedì sera. Ci auguriamo una presa di posizione forte e decisa da parte del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in modo che solleciti il premier Renzi ad occuparsi del destino delle nostre aziende.»
Gruppo Lega Nord Emilia-Romagna