C’è l’umanità. Quella conclamata, di accogliere ad ogni costo. Poi c’è quella “normale”, quella che dovrebbe essere garantita ad ogni essere umano, che ne ha diritto, dopo una vita dedicata al lavoro, a pagare le tasse, alla rettitudine.
Ma sono tanti, troppi, i casi di famiglie in difficoltà, dimenticate da chi dovrebbe prendersene cura. “Mi è stato raccontato – dice Daniele Marchetti, consigliere regionale della Lega Nord – di una famiglia che vive in Via Benedetto Croce a Imola, in un alloggio di edilizia residenziale pubblica” – raccontando una testimonianza drammatica, ricevuta direttamente.
“Si tratta di marito e moglie, invalidi, poliomielite lui, sclerosi multipla lei. Da oltre due anni, come previsto dal regolamento Acer, hanno richiesto una modifica, a costo del proprietario del servizio igienico: la doccia al posto della vasca, che per ovvie ragioni, non possono utilizzare.
Ma” – sottolinea l’esponente del Carroccio – “nulla si è mosso. La famiglia è ancora in crudele attesa, nonostante sussistano le condizioni certificate da INPS per effettuare l’intervento. Ciò che mi chiedo” – prosegue Marchetti – “è cosa aspetti Acer a fare l’intervento, ma, soprattutto, quante famiglie sono in questa condizione in città e provincia ”.
Per questo il leghista ha presentato un’interrogazione alla Regione Emilia Romagna: “Chiedo sia fatta chiarezza sulle condizioni della suddetta famiglia, ma soprattutto su quelle generali: quante famiglie attendono un aiuto, un sostegno, da Acer? Quanto dovranno aspettare ancora?”.
All’appello, accorato, si aggiunge Marco Casalini, segretario della Lega Nord imolese: “Nella nostra sezione, stiamo seguendo numerosi casi simili”- spiega. “La situazione è grave: noi come Lega Nord non daremo tregua ad Acer finché non avremo risposte e soluzioni, i cittadini ne hanno bisogno”.