COSA SUCCEDERA’ NEL DOPO LORENZI?
Di chi sia il merito delle dimissioni di Lorenzi dalla BeniComuni non mi appassiona e mi interessa assai poco. Certo il ruolo incalzante delle opposizioni ha finalmente scoperchiato una pentola da troppo tempo in ebollizione. Sono anni che ci si danna inascoltati e spesso derisi, per evidenziare le criticabili modalità con cui ad Imola si procede alle nomine che contano sempre condizionate dall’appartenenza politica prima che dalle effettive competenze dei prescelti.
Quanto al caso Lorenzi credo sia utile che vengano date risposte ad alcune domande.
Prima: La manutenzione della nostra città da quando è competenza di BeniComuni è migliore, uguale o peggiore di quando questa attività era di stretta competenza dell’amministrazione comunale?
Seconda: Il costo per l’Amministrazione comunale è aumentato e di quanto? E’ restato costante? Oppure è diminuito e di quanto?
Rispondere a queste domande è fondamentale per avere poi risposta da altro non meno importante quesito della scelta del successore di Lorenzi perché piaccia o meno a me pare che l’attività del tecnico Lorenzi (non del politico ) sia stata improntata da una innegabile competenza anche se a volte condizionata da “imput” non esclusivamente tecnici.
Mi permetto un invito a chi avrà l’onere di provvedere alla scelta del dopo Lorenzi, di farlo possibilmente fuori dalle strette logiche di appartenenza politica (questa è la mia insanabile utopia) ma con priorità le competenze manageriali.
Possibile che nella galassia del potere cittadino non ci siano tecnici giovani e preparati (anche appartenenti all’area politica del governo cittadino) a cui affidare questo ruolo? Possibile che ci si debba sempre fermare alla ristretta sfera dei soliti noti?
Poi non sorprendiamoci di fare figure di “cacca” come questa.
Alessandro Mirri
Vicepresidente del Consiglio
Nuovo Centrodestra