La presidente del Consiglio comunale Paola Lanzon (foto archivio)
Le divisioni politiche locali, e anche nazionali, devono responsabilmente fare un passo indietro davanti alla necessità di unità e coesione non formale ma sostanziale di una intera comunità, che nei momenti difficili deve rimanere unità, solidale e lucida.
Il pericolo e la paura possono annebbiare la mente e questa eventualità può diventare un pericolo nel pericolo.
il pericolo va affrontato al contrario con maturità, con il prevalere della ragione sull’istinto e con l’unità di tutti e tutte coloro che sono accumunati dagli stessi valori di riferimento: la pace, la democrazia e la convivenza civile.
Riteniamo urgente, quindi, un richiamo alla logica, al ragionamento, alla riflessione, all’approfondimento, contrapposto alla superficialità, che mai è in grado di affrontare e risolvere situazioni complesse;
riteniamo che sia necessario un richiamo continuo e tenace ai valori e ai principi costituzionali e democratici comuni a tutti e tutte, per aiutare l’intera comunità locale e nazionale ad affrontare un periodo di grande destabilizzazione come quello che stiamo quotidianamente vivendo.
La pace, la convivenza civile, il rispetto delle libertà e delle scelte individuali garantite dalla costituzione democratica devono essere ancora di più che nel passato l’obiettivo di tutti , nessuno escluso.
Abbiamo sperimentato per 70 anni quanto è bello poter vivere in pace, in una pace non perfetta, in una democrazia non perfetta e migliorabile, ma che alla prova dei fatti ci ha mantenuti in pace per tanti anni , ha permesso lo sviluppo delle nostre comunità e ha consentito il progresso lento, difficile e costante della nostra nazione.
La nostra aula consiliare ne è un esempio.
Le differenze di pensiero e di visione qui si possono confrontare e scontrare, producendo sempre e comunque, volenti o nolenti, un miglioramento collettivo, perché il confronto libero e democratico produce sempre dinamiche positive.
in quest’aula sono presenti uomini e donne, che si confrontano anche duramente per la propria comunità, coerenti con i propri valori e convinzioni.
in altri luoghi del mondo le donne sono ancora considerate delle non-cittadine, senza diritti ed in altri luoghi, primo fra tutti la Turchia, diritti un tempo acquisiti sono in gravissimo pericolo.
Contemporaneamente in America per la prima volta una donna può concretamente competere per la Presidenza degli Stati Uniti d’America; una grande novità, come è stato un avvenimento eclatante, che ha cambiato la storia, quando un uomo di colore è diventato presidente degli Usa.
Un mondo che si muove, quindi, tra grandi contraddizioni, ma non sempre in una direzione certa, sicura, positiva.
una nave traballante.
Il dipanarsi della storia europea ci ha consegnato un ambiente culturale che accoglie la libera espressione di ognuno e ognuna di noi: possiamo scegliere se avere un credo religioso o un altro o di non averne alcuno;
possiamo esprimere le nostre opinioni, possiamo dare respiro ai nostri talenti.
Le disuguaglianze sociali sono ancora tante e anche troppe, ma è innegabile che questo luogo del mondo, l’Europa, ha conquistato passo dopo passo un livello di civiltà e di convivenza tra le persone , che altri luoghi del mondo non hanno ancora raggiunto.
è compito di ognuno di noi, sia singolarmente che collettivamente, proteggere per noi e per i nostri figli e le nostre figlie questo patrimonio civile e culturale, conquistato con i sacrifici e con il sangue di terribili conflitti.
La tolleranza, il rispetto e l’accoglienza fanno parte di questo patrimonio: patrimonio di valori, regole, leggi che va accettato , rispettato e condiviso da chiunque voglia far parte delle nostre comunità, senza eccezioni.
La comunità imolese si è sempre distinta per la grande coesione che ha saputo dimostrare nelle difficoltà in tanti difficili momenti della sua storia.
L’invito che vogliamo rivolgere a tutta la città è un invito ad essere attenti, lucidi e riflessivi.
ad esercitare la propria cittadinanza attiva nell’essere presenti come antenne sul territorio; a mantenersi in contatto con la politica e le istituzioni in tutte le sue forme organizzative, con le associazioni, tra di noi.
Una comunità più attiva e riflessiva garantisce un controllo del territorio che nessuna forza di sicurezza potrà mai garantire.
Semplicemente bisogna forse parlarsi di più, essere meno soli con i propri pensieri e anche con le proprie convinzioni.
Questo invito è rivolto prima di tutto a noi stessi e cioè a chi siede nell’aula del consiglio comunale, che rappresenta il cuore della politica rappresentativa nella nostra città.
Paola Lanzon
Presidente Consiglio comunale di Imola.