Non c’è più posto per accogliere i profughi e da questo Comune e dal Circondario si dovrebbe avere il coraggio di dire NO, altro che nuove strutture permanenti tra Imola e Castel San Pietrio Terme…..hanno aderito al Bando Nazionale di protezione per richiedenti asilo e rifugiati mentre i nostri connazionali che non arrivano a fine mese e vedono tutto questo darsi da fare ( i fondi non sono pochi arriveranno 640 mila euro il Circondario si è piazzato al 10 posto su 220 domande in Italia)per accogliere gli ultimi arrivati che magari trovano subito lavoro, rischia di innescare una pericolosa guerra tra poveri.
Il 14 febbraio scorso si è chiuso il bando Sprar 2016/2017 per l’accoglienza dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale nei comuni italiani, ma l’esito non è stato dei migliori: su diecimila posti previsti dal ministero dell’Interno, infatti, i comuni ne hanno messi a disposizione circa cinquemila, la metà di quelli necessari e figuriamoci se noi non eravamo tra quelli che hanno messo a disposizione nuovi posti e non a caso siamo arrivati decimi con 640 mila euro che saranno impiegati anche in mediatori culturali e a sovvenzionare la vita di questi profughi, quando ci sono criticità sociali evidenti che non vengono prese in considerazione dalle Amministrazioni locali da tempo sul territorio.
Chi Governa il territorio vuole addirittura realizzare strutture permanenti per accogliere i profughi, non vorremmo arrivare anche qui ad un sistema che sta facendo dell’accoglienza un vero e proprio business….prevenire è meglio sempre che curare….
Abbiamo rapporti sulle nuove povertà che fanno paura e ci sono associazioni che si preoccupano solo degli ultimi arrivati e non di coloro che pagano le tasse da una vita e si vedono esclusi da ogni diritto e da ogni aiuto sociale. Sono qui che servono strategie piu’ efficaci …… Siamo già di fronte ad un’emergenza abitativa che non ha precedenti nella nostra Città e nell’intero Circondario, di sfratti che continuano ad aumentare, di alloggi Acer che non vengono ristrutturati, di appartamenti sfitti che non vengono recuperati e in piu’ anche a Imola gli stranieri superano il 10% . A fronte di politiche abitative che non rispondono ai nuovi bisogni sociali creatisi anche per i nostri connazionali, il Circondario si dovrebbe preparare per accogliere altri profughi? E addirittura si vogliono fare strutture permanenti tra Imola e Castel san pietro Terme? E ci si vanta di essere arrivati 10° ad un bando che gran parte dei Comuni hanno evitato per introitare risorse esclusive per questi profughi, quando c’è la fila davanti all’Asp di persone nostre connazionali che chiedono aiuto e non riescono ad andare avanti. Se tale e tanta è la volontà di accoglierli , si abbia il coraggio di modificare radicalmente le politiche abitative della nostra Città e le modalità operative dei servizi sociali che erogano aiuti a pioggia e senza un modalità ben definita, senza un vero percorso per le tante famiglie, anche italiane, che oggi versano in condizioni di estrema difficoltà.
Simone Carapia
Capogruppo FI Imola