“Quando sedevo tra i banchi del Consiglio Provinciale ho sempre chiesto pene esemplari contro chi fa il furbo sulle spalle degli altri. Ora la sentenza Il giudice unico del tribunale di Bologna, Paola Palladino, che ha condannato a un anno e sei mesi di reclusione (pena sospesa) e 500 euro di multa tre dipendenti del Centro per l’impiego di via Boccaccio, dipendenti della Città Metropolitana, per truffa aggravata ai danni dello Stato, dimostra che le mie denunce erano più che fondate. Peccato solo che la maggioranza non mi abbia voluto ascoltare”.
E’ un fiume in piena Daniele Marchetti, consigliere regionale della Lega Nord che commenta la sentenza odierna.
“Le tre donne – continua Marchetti – sono state condannate a pagare 15mila euro in solido a favore dell’ex Provincia e al pagamento delle spese legali sostenute dall’ex Provincia. Nei loro confronti l’accusa di assenze non motivate e quindi truffa aggravata continuata in concorso. Erano state le indagini del commissariato di Polizia imolese a pizzicarle mentre si assentavano in orario d’ufficio per sbrigare faccende personali senza timbrare l’uscita”.
“Ora – attacca – visto che con la riorganizzazione voluta dalla Giunta regionale, i dipendenti dei centri per l’impiego passeranno sotto la Regione, invito Bonaccini ad alzare le barricate. Al di là dei risarcimenti e delle condanne, non credo che cambiare il loro ente di appartenenza e di conseguenza di lavoro sia l’esempio da dare ai tanti giovani disoccupati che farebbero di tutto per avere un impego e non lo trovano. Si assentavano durante l’orario di lavoro? Bene lasciamogli un po’ di tempo libero….a casa. Per questo – conclude – presenterò immediatamente un’interrogazione in Aula”.