“E’ passato circa un mese da quando, allertato da diversi cittadini assegnatari di alloggi popolari certificati come antigienici dall’Ausl di Imola, ho depositato un’interrogazione in Regione per chiedere se l’osservatorio regionale per le politiche abitative avesse un quadro completo della situazione sugli appartamenti risultati antigienici e quindi da risanare e quante situazioni di questo genere fossero presenti a Imola, visto che, almeno stando alle denunce dei cittadini, sembrava un fenomeno abbastanza diffuso. Ma la risposta, anche questa volta, dimostra come non si vogliano affrontare i problemi”.
Daniele Marchetti, consigliere regionale della Lega Nord interviene duramente sulla situazione degli alloggi popolari e chiede che sia fatta chiarezza una volta per tutte.
“Ricevuta la risposta, ho appreso con grande stupore che l’osservatorio regionale non raccoglie questi dati. A questo punto però la domanda sorge spontanea: a che cosa serve allora questo osservatorio se ‘osserva’ solo in parte? Come se non bastasse già questo mi è poi stato inviato un elenco degli alloggi certificati antigienici sul territorio imolese che ne comprende soltanto quattro, tutti risalenti al 2015 e, secondo le carte, risanati. Ma per piacere!!! Smettiamola di prenderci in giro e assumiamoci una volta per tutte le nostre responsabilità. Personalmente, anche per averlo toccato con mano, sono a conoscenza di altri alloggi risultati antigienici ai sensi del regolamento comunale. Ora voglio capire che cosa non funziona: o l’Ausl non comunica tutte queste situazioni ad Acer, o è Acer che non inoltra tutte le informazioni”.
“Tempo fa – attacca Marchetti – a mezzo stampa Acer disse che sono al limite della diffamazione nei loro confronti. Beh dicano quello che vogliono, io mi baso sulle informazioni che ricevo e sulle situazioni che vedo con i miei occhi. E questa è l’ennesima dimostrazione che Acer non funziona. Dall’elenco, ad esempio – continua – sono spariti gli alloggi di Sesto Imolese e di via Puccini. Che fine hanno fatto? Quante situazioni di questo tipo ci saranno ancora?”.
“Di certo il tempo delle attese è finito. Ora bisogna intervenire senza scuse e senza esitazione per riportare la normalità in quelle abitazioni che non possono più restare come sono. E se Acer non è in grado di farlo – conclude Marchetti – ci pensi la Regione. Poi riformeremo Acer”.