Bandito dall’Associazione Toponomastica Femminile e Fnism,
ha visto la partecipazione anche della Scuola secondaria “Luigi Orsini”
e della 4.a A del Liceo Scientifico ‘Valeriani’
LA SCUOLA PRIMARIA DI SESTO IMOLESE VINCE AL CONCORSO NAZIONALE “SULLE VIE DELLA PARITÀ”
Emozionati e felici. Sono gli alunni e le alunne delle classi II A e II B della scuola primaria “Sesto Imolese” che hanno vinto il Primo premio ‘Sezione Teatro’ e la medaglia del Senato alla terza edizione del concorso “Sulle vie della parità”- anno 2015/2016. Il concorso è stato bandito da Toponomastica Femminile e Fnism (Federazione nazionale insegnanti), con il patrocinio del Senato della Repubblica. Rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, a centri di formazione e ad atenei, si è concluso l’8 marzo 2016 e ha visto la partecipazione di realtà provenienti da gran parte delle regioni italiane.
Il concorso è finalizzato a valorizzare il contributo offerto dalle donne alla costruzione della società. A partire dall’osservazione della città, del quartiere e delle sue strade, delle aree verdi, pedonali e ciclabili, dei musei, dei luoghi pubblici e condivisi, la proposta intende promuovere la ricerca storica locale e l’analisi del patrimonio culturale, ambientale e civico del Paese, con l’intento di restituire visibilità alle donne che si sono distinte per l’attività letteraria, artistica e scientifica, per l’impegno umanitario e sociale o per altri meriti. In sede locale, il progetto è stato presentato e sostenuto anche quest’anno dalla dott.ssa Malvina Mazzotta, responsabile imolese dell’Associazione nazionale toponomastica, dal Comune di Imola, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, che si sono attivati per coinvolgere le scuole locali e invitarle a partecipare.
La cerimonia di premiazione si è svolta nei giorni scorsi a Roma, nell’aula magna della facoltà di Lettere di UNIROMA 3. I giovani alunni di Sesto Imolese non sono andati a Roma a ritirare la medaglia: a consegnargliela è stata successivamente la presidente del Consiglio comunale, Paola Lanzon, che a Roma ha rappresentato la città di Imola, in gara anche con altre due scuole: la secondaria di primo grado “Luigi Orsini” ed il polo liceale – Liceo scientifico Valeriani–Rambaldi – Alessandro da Imola con la classe 4^ A. Un sostegno per il viaggio a Roma è stato fornito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola.
Come spiega Paola Lanzon, presidente del Consiglio comunale di Imola, “Maria Pia Ercolini, insegnante attivissima che ha creato l’associazione Toponomastica femminile, ha avuto la tipica idea geniale. Questo concorso concretizza diversi obiettivi: riscrive pagine di storia, riportando alla luce figure femminili di straordinaria importanza; insegna ai ragazzi e alle ragazze un modo diverso di affrontare lo studio; promuove la ricerca critica, il protagonismo contrapposto alla passività; dà spazio alla professionalità e alla passione di quegli e quelle insegnanti che hanno voglia di fare, di sperimentare, di rendere vivo e fecondo il proprio meraviglioso mestiere. Il compito delle istituzioni è quindi anche quello di premiare, sostenere e riconoscere chi nella nostra città si rende protagonista e dimostra competenze e generosità. La politica deve sostenere la parte sana di una comunità, darle gambe e respiro”.
La vittoria della scuola primaria di Sesto Imolese – Le classi II A e II B della scuola primaria “Sesto Imolese” hanno vinto il primo premio ‘Sezione Teatro’ e la medaglia del Senato proponendo di intitolare la fermata dell’autobus di Sesto Imolese in via San Vitale a Rosa Parks, l’attivista statunitense figura-simbolo del movimento per i diritti civili, famosa per aver rifiutato nel 1955 di cedere il posto su un autobus ad un bianco, dando così origine al boicottaggio degli autobus a Montgomery.
La Medaglia è stata consegnata da Paola Lanzon agli alunni ed alle alunne delle classi II A e II B ed alle loro insegnanti Alessia Bulzamini e Annarita Allegretti, coordinatrice del progetto. Partendo dalla narrazione da parte dell’insegnante Annarita Allegrini, che ha coordinato il progetto, della storia di Rosa Parks e del contesto storico nel quale è vissuta, gli alunni hanno utilizzato il kamishibai, o teatro d’immagini, una forma espressiva tradizionale giapponese di narrazione per immagini, realizzando delle tavole attraverso la tecnica del collage, con l’utilizzo di vecchi cartelloni e materiale di riciclo. Le tavole illustrano le scene principali che hanno portato la corte suprema dell’Alabama, a partire dal coraggio di una donna, a dichiarare incostituzionale la vergognosa legge segregazionista. “Le bambine e i bambini delle classi seconde hanno preso consapevolezza che la storia delle donne deve ancora trovare il suo spazio e voci e strade che la raccontino; hanno conosciuto la storia di Rosa Parks e la realtà storica nella quale è vissuta; hanno colto il messaggio che si può cambiare lo status quo con azioni concrete, con gesti e parole vere e piene di coraggio“ spiega Annarita Allegrini.
Scuola secondaria “Luigi Orsini” – La scuola secondaria di primo grado “Luigi Orsini” ha presentato il progetto “Aule al femminile”. Come spiega la docente referente Lisa Laffi “l’idea è quella di realizzare delle targhe dedicate a tre donne del nostro territorio da apporre all’ingresso di tre aule molto importanti del nostro istituto: l’aula di scienze, quella di musica e quella multimediale. Le tre donne sono Ebe Stignani, Giuseppina Cattani e Caterina Sforza”.
Tre le forme espressive scelte dal gruppo di studenti di diverse classi che ha lavorato al progetto in modo estremamente motivato: la targa da apporre alle aule; il disegno per una mostra fotografica e infine un power point che presenta il lavoro fatto.
Il polo liceale – Liceo scientifico Valeriani–Rambaldi – Alessandro da Imola – La classe 4 A del Polo Liceale, coordinata dalla docente referente Barbara Marabini ha presentato lo studio “Linguaggio e genere: la forma è sostanza. O forse no” realizzato dagli studenti Anna Giaconia, Angela Jaron Bea, Martina Maccaferri, Marco Macchia, Cecilia Mongardi, Valeria Picchi, Riccardo Righini, Martina Zuffa. In questa fase è stato illustrato un testo argomentativo a due tesi, che ottenuto una ‘Menzione’ speciale. Poi il lavoro verrà completato da un prodotto multimediale sempre creato dai ragazzi e dalle ragazze. Una volta ultimato, il lavoro completo parteciperà automaticamente al concorso del prossimo anno. La figura di riferimento in q uesto campo è Alma Sabatini, che 30 anni fa, nel 1986, curò un testo fondamentale “Il sessismo nella lingua italiana”, per conto della Commissione Nazionale per la parità e le pari opportunità tra uomo e donna, istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Si tratta di linee guida rivolte alle scuole e all’editoria scolastica per proporre l’eliminazione degli stereotipi di genere dal linguaggio.
“Da qui la scelta di proporre il nome di Alma Sabatini, poiché, come fu nel 1987, a noi preme mantenere viva l’attenzione, soprattutto dei giovani, su un tema, quale quello del linguaggio e genere, che, se non ha ancora trovato una risposta univoca, costituisce tuttavia occasione per sottolineare quanto strisciante e subdola talvolta sia la discriminazione ai danni di entrambi i sessi” spiega Barbara Marabini.