I Lions sono particolarmente noti per l’opera che svolgono a favore dei non vedenti e delle persone con problemi di vista. Questa specifica forma di assistenza prese avvio nel 1925, quando Helen Keller, una donna cieca e sorda fin dall’infanzia, propose ai Lions di diventare Cavalieri dei non vedenti nella crociata contro le tenebre. I Lions raccolsero la sfida ed oggi fanno parte del progetto Vision 2020 che ha l’obiettivo di contribuire ad eliminare la cecità evitabile e curabile entro l’anno 2020. Il progetto lanciato insieme dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità (IAPB) ha coinvolto più di venti Organizzazioni Non Governative internazionali addette alla cura della vista e la prevenzione e cura della cecità ed intende entro il 2020 impedire a 100 milioni di persone di diventare cieche.
Il Lions Club val Santerno ha fatto della lotta alla cecità un Service di punta – dice il presidente L.C. Dario Beltrami.
Nel 2012 in collaborazione di Aviat ed Amoa, associazioni di volontariato già attive in Togo, è partito il Service Giorgio Folli per il Togo, che è stato scelto anche come Service dall’intero Distretto Lionistico 108Tb. Il progetto ha visto la realizzazione di una sala operatoria di chirurgia oculistica all’ospedale pubblico di Bè a Lomè, capitale del Togo, la realizzazione un’attività oculistica per piccoli interventi oftalmologici e un laboratorio di oculistica al Dispensario di Togoville. Iniziative in campo oculistico sono le benvenute in Togo per vincere la cataratta, che è ancora in tutta l’Africa sub sahariana la causa maggiore di cecità. L’attrezzatura necessaria per la sala operatoria e l’ambulatorio di Lomé e il materiale per il laboratorio ottico di Togoville valgono 120.000 euro.
Ulteriore inziativa del lions Club Val Santerno è la raccolta degli occhiali usati .
Già nel 2014 son partiti oltre 400 tra occhiali e telai per il centro Italiano Lions per la raccolta degli occhiali usati a Chivasso (TO), sede nazionale del progetto.
Quest’anno sono partiti altri 250 tra occhiali usati e telai sempre per questo Centro nazionale. Gli occhiali, raccolti nel territorio imolese grazie alla generosa collaborazione dell’Ottica Betty Bovesi e dell’Ottica Lanzoni permetteranno a centinaia di persone nei paesi in via di sviluppo di vedere meglio, di svolgere un lavoro, di studiare, di leggere e scrivere con più facilità e soprattutto consentiranno un miglioramento della qualità di vita.