La morte di Casaleggio non poteva lasciare indifferente nessuno dal mondo politico locale e se alcuni hanno solo espresso le loro condoglianze (Nicolas Vacchi, Marcello Tarozzi ), altri invece come nel caso del dottore Romano Linguerri hanno augurato il dissolvimento accelerato del M5S, che ha prontamente risposto con una “notizia” su “gli sciacalli”…
Si sa, tra il leader di Fornace Viva e i consiglieri del M5S non c’e tanta simpatia: basta partecipare ad un consiglio comunale e si capisce subito. Tra l’altro Romano Linguerri considera il movimento “una minaccia per la democrazia”, forse perché il ruolo di Casaleggio da vivo nel Movimento 5 Stelle è stato oggetto di diverse controversie.
Ricordiamoci il caso dell’esponete del Movimento Giovanni Favia che sosteneva che nel M5S “la democrazia non esiste. Casaleggio è spietato e vendicativo, controlla tutto”.
Ricordiamoci del caos “compravendita” quando la imolese Mara Mucci uscì dal movimento insultata in modo pesante dai propri colleghi di campagna elettorale e venne accusata da Grillo & Casaleggio di far politica per i soldi e la sua replica “siamo dinanzi a metodi di stampo fascista. Non c’è stata nessuna compravendita tra le parti, non ho mai accettato nessuna offerta, che tra parentesi non è stata mai fatta. Farò valere le mie ragioni in tutte le sedi opportune, comprese le vie legali”.
Con il “Padre” Casaleggio andato nel “icloud” celeste, e con un Grillo che fa la comunione sacrilega ai suoi grillini con il suo “corpo” quale sara la sorte di questo movimento? Riuscirà il triumvirato Di Battista-Di Maio-Fico a tenere unito il mondo pentastellato?
Nel panorama della politica locale il movimento rifiuta ogni accordo con le altre opposizioni, segno che per alcuni aspetti deve ancora crescere e capire che la democrazia non la “fai da te”, non la fai “da solo” e che alcune battaglie si vincono insieme e anche con le forze di altri partiti.