Qualcuno si è affrettato a definire “compatta” l’opposizione verso la decisione dell’ampliamento della discarica. Vero o con qualche distinguo?
Per quel che mi riguarda ho idee piuttosto chiare sull’argomento, idee che magari possono essere non condivise in particolare dal M5S col quale ben pochi punti ci uniscono e non solo sui rifiuti.
Nello specifico mi sono andato a rileggere il programma elettorale del PDL nelle cui file io ed il consigliere Carapia (candidato Sindaco) abbiamo chiesto il voto ai cittadini alle ultime amministrative.
Al capitolo discarica (che allego) la posizione del partito cancellato dalla mattina alla sera da una incomprensibile decisione di Berlusconi è piuttosto chiara e sulla quale, io almeno, sono tuttora coerente.
Che sia doveroso procedere con la raccolta differenziata dei rifiuti è fuori luogo come è fuori luogo fare di tutto per incrementarla. Ma è altrettanto chiaro che pensare di raggiungere l’obbiettivo di rifiuti zero tanto caro al M5S è pura utopia. Ecco allora che è necessario trovare soluzioni che permettano lo smaltimento totale dei rifiuti non altrimenti eliminabili; noi ex PDL per questo abbiamo anche suggerito l’utilizzo di termovalorizzatori forti della certezza che questi impianti hanno oggi raggiunto una efficienza e una sicurezza assoluta. Non a caso questi moderni impianti sono in funzione all’interno dei tessuti urbani delle maggiori capitali europee (Parigi, Vienna ad esempio).
Abbiamo recentemente preso atto che in regione Emilia-Romagna i termovalorizzatori esistenti sono sottoutilizzati. Perché allora prima di pensare alla realizzazione dell’ampliamento della discarica non si prova a verificare se e in che misura possono essere saturati gli impianti di incenerimento esistenti? Qualcuno ha fatto qualche verifica e qualche conticino al riguardo? E nel campo avverso, quello della contestazione a prescindere, qualcuno ha provato ad ascoltare le ragioni dell’amministrazione comunale?
Altra polemica priva di riscontri oggettivi è la questione legata al presunto inquinamento dei terreni limitrofi. Totalmente d’accordo a che chi deve faccia tutto quanto serve per ottenere riscontri reali che spazzino via definitivamente tutti i dubbi. Mi permetto qui una provocazione. Forte è la preoccupazione della pericolosità dell’inquinamento prodotto dai gas bruciati dalle famose “torce” in discarica mentre non si parla di quel che succede ai terreni agricoli lungo i percorsi autostradali dove li si che i gas di scarico automobilistici possono determinare sui terreni agricoli un inquinamento pericoloso.
Fuor di polemica, ecco allora che serve affrontare il problema discarica lasciando da parte le reazioni urlate che non portano d alcun risultato ma provare ad affrontare il problema con la dovuta razionalità per trovare le soluzioni migliori per risolvere il dualismo tra necessità di smaltire i rifiuti prodotti e preservare la salute dei cittadini. Partire da dati certi e non da sensazioni per individuare il percorso da seguire per il bene dei cittadini imolesi.
Alessandro Mirri
Vice presidente del consiglio
Imola 29 ottobre 2015