Si è appena concluso il corso residenziale di tre giorni per medici specializzandi e neospecialisti in Gastroenterologia organizzato all’Ospedale Santa Maria della Scaletta di Imola dalla Società Italiana di Gastroenterologia (SIGE). Le nuove leve della gastroenterologa sono arrivate dalle diverse regioni di Italia per approfondire le loro competenze di colonscopia, oggi la tecnica endoscopica più importante per la diagnosi e prevenzione dei tumori del colon retto.
Sotto la guida degli esperti locali e di alcuni ospiti di rilievo internazionale, tra cui il prof. Alessandro Repici di Milano e il dott. Francesco Azzolini di Reggio Emilia, i giovani medici hanno appreso le ultime novità in tema di diagnosi e terapia delle malattie del colon ed hanno potuto esercitarsi in prima persona su simulatori per raffinare le proprie capacità operative.
I professori Giancarlo Caletti (Università di Bologna e Direttore della Gastroenterologia dell’AUSL di Imola) e Roberto Penagini (Gastroenterologia Università di Milano), direttori del corso, hanno rimarcato l’estrema attualità ed importanza della colonscopia per la pratica quotidiana. Non tutte le colonscopie, infatti, vengono eseguite con gli stessi standard.
“Una colonscopia di qualità deve ottemperare a diversi parametri. – ha sottolineato il professor Caletti – Qualità della strumentazione, numero del personale adeguato, tempi di esecuzione di congrua durata e, soprattutto, formazione del personale medico, sono elementi essenziali”. La ricaduta è di non piccola importanza, in quanto un esame eseguito senza le competenze diagnostiche necessarie, o troppo frettolosamente, potrebbe causare il mancato riconoscimento di polipi o tumori, con conseguenze nefaste per la salute dei cittadini.
“E’ stato gratificante notare la soddisfazione dei medici, che hanno partecipato prima a sessioni teoriche, quindi a dimostrazioni video dal vivo di esami colonscopici diagnostici e di polipectomia, eseguiti nelle modernissime sale endoscopiche della gastroenterologia imolese e trasmessi in diretta alla sala conferenze ed infine alle esercitazioni pratiche su modelli – ha aggiunto il dott. Pietro Fusaroli, tutor del corso e coordinatore delle diverse fasi di attività didattiche, che si sono succedute con ritmo incalzante – Corsi come questo rappresentano un’offerta formativa unica nel panorama didattico italiano”.
Ed anche gli esperti convenuti hanno infatti stabilito che l’elevata competenza professionale della gastroenterologia imolese, unitamente alle strutture tecniche all’avanguardia nel settore, fanno di Imola un polo di eccellenza, ideale come sede permanente di corsi analoghi.