Rileggere la storia, anche se la parola è un pochino esagerata, degli anni passati e leggere oggi quello che viene detto a proposito del casello di Toscanella, scatena indubbiamente un minimo di stupore.
I produttori agricoli che giustamente si preoccupano del futuro della loro azienda, sembrano compatti a ritenere inutile la realizzazione del casello autostradale di Dozza considerata la vicinanza dei caselli di Castel San Pietro e Imola. Hanno ragione? Oppure dimenticano la cronaca degli ultimi anni legata alle tante e pressanti richieste poste in campo da tanti soggetti economici del territorio circondariale?
Qui occorre fare un minimo di chiarezza.
Uno dei principali problemi irrisolti del nostro territorio è la viabilità da tempo ormai ultradecennale ritenuta inadeguata, da tutti!
Mi pare di ricordare che da tempo si parla di risolvere l’attraversamento del territorio da est ad ovest anche se ad oggi i proclami elettorali di tutti gli amministratori che da sempre governano il territorio circondariale siano concordi nell’assumere l’impegno di trovare la soluzione di li a poche settimane dalla loro conferma alla guida amministrativa delle città governate. Basterebbe ricordare o rileggere i vari programmi elettorali dei candidati sindaci vincenti.
Ma la realtà al solito è diversa. Mi piacerebbe che si ricordasse la fine ingloriosa della complanare da San Lazzaro a Csatelbolognese. E dire che in questi ultimi decenni (non esagero) sono stati fatti tanti passi verso la realizzazione dell’opera. Espropriati terreni e rifatto tutti i ponti con costi faraonici per poi fermare l’opera alle porte di Ozzano e solo dal lato sud. Qualcuno dovrebbe rispondere e giustificarne le ragioni.
Questa probabilmente sarebbe stata la soluzione al crescente traffico locale col minimo impatto sulle spalle degli agricoltori. E invece puntiamo tutto sulla realizzazione della quarta corsia della A14 che non risolverà il problema e nemmeno renderà meno doloroso il pedaggio a carico degli agricoltori che oggi si lamentano. Ma una cosa è certa: il territorio vive una reale emergenza legata al crescente traffico, emergenza che piaccia o meno dovrà trovare una soluzione. E siccome negli anni i nostri illuminati amministratori non sono stati capaci di guardare avanti nel tempo ma hanno privilegiato l’esito elettorale immediato basato su tante promesse mai attuate, oggi purtroppo paghiamo dazio per scelte sbagliate, miopi, e clientelari e di tutto ciò bisognerebbe fare memoria al momento opportuno senza cadere nella trappola illusoria delle vane promesse elettorali.
E qui merita un ultima osservazione legata alla definitiva entrata a regime del PSC. Occhio amici agricoltori perché dopo molti anni siamo ancora qui ad aspettare ma quando verrà il momento quali e quanti ettari di terreno agricolo dovranno essere lasciati a quella che definite “cementificazione” esagerata?
Alessandro Mirri
Nuovo Centrodestra Imola
Vice presidente del Consiglio Comunale