Mentre le elezioni amministrative si avvicinano e l’aria politica si fa sempre più densa, dalla giunta Panieri arrivano annunci che sanno di campagna elettorale più che di programmazione ambientale. La vicesindaca Elisa Spada ha presentato con toni trionfali un piano per piantare 102 alberi tra parchi e viali cittadini, definendo l’intervento come un “importante piano di ripristino”. Ma basta ascoltare i residenti o osservare lo stato del verde pubblico per accorgersi che ciò che viene raccontato come rivoluzione ecologica è, in realtà, semplice manutenzione arretrata, spacciata per svolta green in vista delle urne.
Il caso di via Cardinale Sbarretti è il simbolo più evidente di questa distanza: una via che negli anni ha visto sparire la quasi totalità delle sue alberature, con promesse di ripiantumazione mai mantenute. La petizione protocollata nel dicembre 2024 da 45 residenti chiedeva il ripristino degli alberi per migliorare la qualità dell’aria e il decoro del quartiere, ma a un anno di distanza non si è mosso nulla.
A livello cittadino, la gestione del verde continua a mostrare un pattern discutibile: centinaia di abbattimenti motivati con ragioni spesso generiche, rimpiazzi annunciati ma mai realizzati e politiche che privilegiano alberelli fragili, destinati a seccare nel giro di poche stagioni. Nel primo semestre del 2025, sono stati abbattuti 323 alberi contro 440 piantati, ma se si guarda al mandato completo le promesse risultano ancora più incoerenti. Le proteste dei cittadini, come quella di gennaio 2025 sul ponte di viale Dante dopo i tagli lungo il Santerno, hanno raccolto solo pochi attivisti ignorati dall’amministrazione, mentre casi come via Pisacane evidenziano regolamenti comunali permissivi che permettono tagli privati anche su alberi sani. Tutto ciò tradisce una visione più orientata al contenimento che alla cura, più alla comunicazione che alla pianificazione.
L’impressione generale, allargando lo sguardo, è che Imola fatichi a costruire una politica ambientale credibile e coerente, nonostante la vicesindaca Spada si rimepie la bocca di “sostenibilità”, “resilienza” e “futuro verde”. Le contraddizioni tra annunci e fatti, tra piani e ritardi, tra promesse e degrado reale rischiano di trasformare anche questo nuovo “piano da 102 alberi” nell’ennesimo spot pre-elettorale. Con quindici mesi alle elezioni, i cittadini chiedono risposte chiare: perché via Sbarretti è ancora ferma? Non è che se vernici in verde le sedie dell’autodromo diventa politica ambientale, è sempre vernice, ma non sono alberi.
More Stories
Inaugurato il Presepe di Piergianni Gualtieri presso Banca di Imola
Dall’obiettivo al web: il rispetto negato alle fotografie digitali e a chi le crea
Alluvioni, fiumi e promesse: la Regione Emilia-Romagna aggiorna i dati, ma i cittadini non ci stanno