Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha completato il 29 novembre 2025 il censimento nazionale degli autovelox previsto dal decreto emanato nel luglio 2025 su impulso della Lega e del ministro Matteo Salvini, un provvedimento che impone la mappatura ufficiale di tutti i dispositivi presenti sul territorio italiano e la disattivazione, dal dicembre 2025, degli apparecchi non registrati. Il censimento consente di individuare gli impianti regolari e di distinguere quelli autorizzati da quelli definiti “selvaggi”, spesso oggetto di critiche perché ritenuti più orientati all’incasso che alla sicurezza stradale. Claudio Borghi, senatore della Lega, ha commentato positivamente la conclusione dell’operazione, sottolineando la possibilità di spegnere i dispositivi privi dei requisiti previsti.
Altra cosa finalmente fatta. Via allo spegnimento degli autovelox selvaggi. pic.twitter.com/oAVr07L1bi
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) December 1, 2025
Consultando la banca dati ufficiale pubblicata dal MIT (https://velox.mit.gov.it/dispositivi) emerge che, per l’area di Imola, risultano registrati soltanto tre dispositivi e tutti appartenenti alla Polizia Stradale sulla rete autostradale. Il primo è un sistema SICVe di velocità media prodotto da Movyon SpA, installato sulla A14 Bologna–Taranto nel tratto Imola direzione nord km 51+300 verso Castel San Pietro direzione nord km 39+400, con aggiornamento del 12 novembre 2025 alle 16:22. Il secondo è un ulteriore SICVe Movyon, sempre in direzione nord, nel tratto Ravenna Nord km 55+300 verso Imola km 51+300, anch’esso aggiornato il 12 novembre 2025 alle 16:22. Il terzo è un Tutor 3.0 di Movyon SpA installato in direzione sud sulla A14 nel tratto Castel San Pietro km 35+900 verso Imola km 49+000, registrato sempre nel mese di novembre 2025.
Nonostante la presenza ben nota agli automobilisti degli autovelox installati lungo la Via Emilia nel territorio comunale di Imola, tali dispositivi non compaiono nella lista MIT dei dispositivi omologati e registrati. La consultazione del portale mostra unicamente i tre apparecchi autostradali gestiti dalla Polizia Stradale e non riporta alcun impianto riconducibile alla viabilità ordinaria del Comune di Imola o della Polizia Locale.
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