Il Patto Civico per Imola torna a criticare duramente il progetto del Parco fluviale sul Santerno, definendolo “uno scempio più che un’opera di prevenzione”. Dopo l’incontro all’autodromo con il presidente regionale Michele de Pascale e le autorità competenti, il gruppo civico guidato da Ezio Roi ha diffuso una nota in cui solleva ulteriori perplessità sull’intervento, accusando l’amministrazione di “avere come priorità la sicurezza dell’autodromo, non quella dei cittadini”.
“Autodromo first — scrive Roi — nonostante il sindaco neghi in ogni sede”.
Secondo il Patto Civico, l’abbassamento della golena e l’ampliamento dell’alveo del fiume non produrrebbero benefici concreti, ma avrebbero comportato un impatto ambientale significativo, con il taglio di centinaia di alberi, molti dei quali facenti parte di filari storici. “Ci raccontano che è stato fatto per prudenza, ma in realtà sono stati abbattuti tutti o quasi”, denuncia il comunicato.
Lo sanno i nostri amministratori che abbattere alberi e ripiantarli non è come raccogliere cavoli e riseminarli? Hanno una minima cognizione delle relazioni ecosistemiche che si instaurano sulle rive dei fiumi? Del fatto che gli ambienti naturali impiegano decenni ad assestarsi, in quanto composti da uno stretto intreccio di forme di vita che consentono la sopravvivenza all’insieme? Lo sanno che gli alberi sono regolatori del ciclo dell’acqua, la trattengono nelle radici e nelle foglie, la convogliano in profondità, rallentano i flussi delle precipitazioni anche attraverso il mantenimento della porosità dei suoli e trattenendo i suoli e con le radici? Evidentemente non lo sanno!
Il movimento civico contesta inoltre la destinazione dei fondi PNRR, che ammonterebbero a circa 8 milioni di euro, sostenendo che siano stati impiegati impropriamente a vantaggio dell’autodromo sotto la denominazione di “Parco fluviale”.
“Si parla di opere ecosostenibili — prosegue Roi — ma hanno pressato la terra con le ruspe, tagliato alberi e promesso reimpianti impossibili. È un muro ecosostenibile solo di nome”.
Il presidente Ezio Roi conclude con toni duri, definendo “immorale e sbagliato” l’uso dei fondi pubblici per un progetto “che danneggia l’ambiente e i cittadini”. Il Patto Civico chiede maggiore partecipazione democratica e trasparenza, ricordando che “ogni decisione presa sulle teste dei cittadini rappresenta una sconfitta della politica locale”.
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