IMOLA (Bologna) – La Procura di Bologna ha avviato un’indagine nei confronti di Area Blu, società per azioni al 100% pubblica controllata dal Comune di Imola e partecipata, tra gli altri, dalla Città Metropolitana di Bologna e da altre amministrazioni locali. Il bilancio d’esercizio 2023 ha evidenziato una differenza tra l’importo previsto e quello effettivamente registrato pari a circa 200mila euro, collegata a due pagamenti effettuati in un breve arco temporale a favore di fornitori dell’azienda.
Le prime ricostruzioni suggeriscono che i pagamenti contestati siano stati autorizzati direttamente dai vertici di Area Blu. L’azienda, che si occupa della gestione del patrimonio immobiliare del Comune di Imola, della regolamentazione della sosta a pagamento e dei servizi cimiteriali, è ora al centro di un’indagine che ha richiamato l’attenzione anche della Corte dei Conti. Gli inquirenti stanno esaminando se la differenza riscontrata derivi da errori contabili, frodi o altre irregolarità nella gestione amministrativa.
Il caso è emerso a seguito di una richiesta di accesso agli atti avanzata all’inizio dell’anno dal consigliere comunale di opposizione Simone Carapia (Fratelli d’Italia). Carapia ha denunciato la “sparizione” di 200mila euro tra le registrazioni contabili, sottolineando l’importanza di una gestione trasparente dei fondi pubblici e criticando aspramente chi ha autorizzato tali pagamenti.
«È inaccettabile che una differenza così rilevante venga registrata senza spiegazioni», ha dichiarato il consigliere, aggiungendo che chi ha consentito queste operazioni dovrebbe rendere conto delle proprie azioni.