Quando accetti di candidarti per qualsiasi tipo di elezione, devi sapere che ci sarà sempre qualcuno che ti attaccherà. Sarebbe proprio anormale se qualcuno si candidasse senza avere nessuno contro. Durante la campagna elettorale, è inevitabile incontrare persone di tutti i tipi, dal più intelligente al meno intelligente, dal più distante da qualsiasi ideologia a quello fortemente influenzato da un’ideologia estrema.
Probabilmente uno di questi ha incontrato il candidato alle elezioni comunali di Borgo Tossignano, Ilyan Dosi, visto che sul suo profilo Facebook ha scritto che “neanche 24 ore dalla mia discesa in campo ufficiale per le comunali di Borgo Tossignano ho già collezionato le prime “2 medaglie” – ‘L’è un fasèsta’ (per i non autoctoni è un fascista) e “va addirittura in una civica democristiana”.
Sicuramente si tratta di una persona con il cervello lavato, super lavato, forse a causa di eventi come l’alluvione causata dalla mancata manutenzione dei fiumi, per definire questo Ilan Dosi “un fasèsta”. Ovvio che l'”antifascimo” di questa persona si esercita tramite il giochino di dare del fascista a chi non lo è.
Da non autoctoni, abbiamo notato che questo ragazzo, nonostante il suo coinvolgimento in politica, non ha mai mostrato atteggiamenti discriminatori verso gli altri non autoctoni, come invece abbiamo visto dai cosiddetti “antifascisti”. È un ragazzo che ama il suo paese e sicuramente soffre nel vedere in che degrado l’Italia è stata portata dai cosiddetti democratici, che noi abbiamo deciso di chiamare sempre “demoncratici”.
Per quanto lo abbiamo conosciuto, abbiamo notato che è una persona seria e molto lavorativa, nonché padre di famiglia, una caratteristica rara tra molti “antifascisti” abituati a una vita da bamboccioni o a persone che sono arrivate solo grazie alla società della famiglia e all’eredità politica del nonno “partigiano” o oppure alle persone che hanno ottenuto posizioni e vantaggi attraverso certe pratiche sessuali… Per quanto sappiamo in generale, la gente di Borgo Tossignano è seria e lavorativa; se parlasse di più con Dosi, sicuramente lo riconoscerebbe come uno di loro e perché no, lo sceglierebbe anche come il loro consigliere comunale.