Non avevamo visto lo spot di AmicaChips, ma solo la bufera che si era creata attorno alla sua diffusione. Tuttavia, un post su Facebook ci ha convinto ad andare a vederlo. In un post, del tipo che chiede “massima condivisione”, c’era scritto “abbiate rispetto perché non sono patatine”. A questo punto, abbiamo voluto guardare lo spot e abbiamo scoperto che non era affatto blasfemo; anzi, a nostro parere, si rivolgeva a un popolo che consumaA le ostie come se fossero delle patatine… Chiedete ai preti quante volte vedono in chiesa delle persone che prendono la comunione come se fosse delle patatine, senza avere la minima idea di quello che stanno facendo, nonostante molti si professino cattolici. Da cattolici ci si scandalizza per uno spot, ma non ci si scandalizza quando un presidente della repubblica non fa gli auguri per la Pasqua, ma invece lo fa per il fine Ramadan. Ci si scandalizza per uno spot, ma non per il genocidio che si sta facendo a Gaza o contro quelli che spingono per prolungare la guerra in Ucraina a tutti costi. Ci scandalizza per uno spot, ma non per l’archiviazione dell’indagine per omicidio e le parole dell’ex ministro Speranza che ha scaricato le sue responsabilità come facevano una volta i nazisti “ho seguito solo gli ordini”, nonostante sapesse dei danni gravi causati dai vaccini.
Le ostie sono un supporto materiale per aiutarci a metterci in contatto, in comunione con quel modello divino che è stato e tutto ora è Gesù Cristo. Quando prendiamo le ostie bisogna avere proprio quella sensazione di croccantezza, cioè di consistenza, ma una consistenza consapevole di quello che facciamo e chi soprattuo seguiamo. Quanti di noi, quando facciamo la comunione, dopo manteniamo quella consistenza, per poi agire o reagire di conseguenza? Come mai con tutte le comunioni che facciamo e tutte le messe la grande massa dei cattolici non riesce a reagire a tutte le porcate fatte dai politici, specialmente quelli demo(n)cratici? Ecco, scandalizzatevi per queste cose, ma non per un banale spot delle patatine…