«Siamo profondamente scioccati e turbati dalla violenza inaudita di quanti oggi durante la manifestazione contro ogni violenza, svoltasi a Roma, hanno accerchiato e poi assaltato la nostra sede. In assetto da guerra, manifestanti hanno lanciato bottiglie, pietre e fumogeni, serrande divelte, vetri spaccati con spranghe, abbattimento delle telecamere e vari tentativi di incendiare la sede, nonostante il presidio delle forze dell’ordine.
Fortunatamente, i nostri collaboratori oggi non erano fisicamente presenti all’interno dell’ufficio.
La maschera è caduta mostrando il vero volto del transfemminismo: un movimento aggressivo, violento, pericoloso e ideologico che non tollera chi la pensa diversamente da loro e a cui non interessa nulla delle povere donne vittime di femminicidio.
L’assalto alla sede di Pro Vita & Famiglia rappresenta un attacco alla libertà di tutte le donne che non si riconoscono nei vaneggiamenti e nella violenza di questi movimenti, gli stessi che pretenderebbero di entrare all’interno delle scuole per promuovere corsi di educazione al rispetto contro la violenza, il bullismo, educazione all’affettività e sessuale.
Ci aspettiamo dai politici che hanno partecipato alla manifestazione, Schlein e Gualtieri una presa di distanza netta e di condanna delle violenze perpetrate non solo nei confronti di Pro Vita & Famiglia ma anche nei confronti di tutte quelle centinaia di migliaia di famiglie che sostengono e credono nei nostri valori.
Se pensano di poterci intimidire con la loro brutale violenza, si sbagliano.
Continueremo a lavorare a testa alta per promuovere il valore della vita, della famiglia e della sacrosanta libertà di educazione».
Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus in un comunicato rilasciato il 25 novembre 2023.
La Digos indaga sulla bottiglia con all’interno polvere pirica trovata questa mattina negli uffici di viale Manzoni, nel corso di un sopralluogo della polizia dopo il blitz messo a segno ieri dalle frange più estremiste – circa 200 persone, alcune a volto coperto – del corteo contro la violenza sulle donne. Da una prima ricostruzione la molotov sarebbe stata introdotta attraverso un vetro rotto nella parte superiore della saracinesca d’ingresso, proprio ieri nel corso del blitz.