Nella disperazione della giunta Panieri di dare un’utilità per i cittadini imolesi all’autodromo e non solo per gli abbonati agli affidamenti diretti, si sono inventati una trovata: i matrimoni nell’Autodromo. Non in una sala che ricordi la vita, ma in una che ricorda la morte, quella di Ayrton Senna. Visto che dall’aprile nessuno si è sposato in quel posto, ora, per una coppia, hanno deciso di fare il tam tam mediatico locale, dando a Panieri l’opportunità di fotografarsi ancora e di apparire sulla stampa. Siccome ha risolto il problema della sicurezza a Imola con le sue solite parole di condanna (vedi gli atti vandalici alle scuole dell’IC 5), si è concesso il ruolo di cerimoniere.
Scegliere il luogo in cui ti sposi è molto importante, anche perché se vuoi avere un matrimonio che duri, bisogna scegliere posti che trasmettano un’energia positiva. C’è chi trova molta energia in un posto come la sala di Ayrton Senna, con una vista da cella, piuttosto che in natura o in un luogo consacrato per i matrimoni. C’è chi, al posto di un sacerdote o un amico, preferisce una nullità come celebrante, e ognuno è libero di scegliere a seconda delle sue preferenze chi ritiene più adatto al passo che sta per compiere. Non davanti a un altare religioso, ma a uno a tutto gas…sono scelte che vanno rispettate, perché tanto ognuno raccoglie e mangia i frutti delle sue azioni e scelte.
Ma quello che ci dà fastidio è il fatto che nella comunicazione ufficiale del “primo matrimonio ufficiale in autodromo” ci si chiede di citare lo studio che ha fatto le foto e noi non faremo questo anche perché vogliamo capire se questi matrimoni “a tutto gas” saranno per caso condizionati dalla scelta di un fotografo gradito a qualcuno? Esiste per caso un condizionamento del tipo: se vuoi fare i matrimoni nell’autodromo, devi scegliere per forza X fotografo, o ognuno si può scegliere lo sloveno che si vuole come fotografo e “persona fidata, affiatata e competente?