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Addio a Giorgio Barlotti: Un’icona del teatro e della cultura imolese che ha illuminato la città con il suo talento e le sue emozioni.

Un numero incredibile di persone ha salutato questa mattina in una bellissima e partecipata messa nella sua parrocchia, la chiesa di Sant’Agata, Giorgio Barlotti, 84 anni, improvvisamente scomparso nella sua casa di Imola lo scorso lunedì, passando dal sonno alla morte eterna. 

Persona molto conosciuta, non solo in quanto amorevole marito, padre e nonno, Barlotti, nativo di Roma, cresciuto da ragazzino a Palazzuolo sul Senio, era un attore, regista, scrittore di romanzi e di copioni teatrali. Da anni teneva corsi di teatro a Imola, Palazzuolo, Castel San Pietro Terme: sono moltissime le persone che ora fanno parte delle filodrammatiche locali ad aver dato inizio ai primi passi sulle scene grazie ai suoi insegnamenti. E così a salutarlo oltre alla sua famiglia (la moglie Lucia Ricalzone, compagna di vita e di attività teatrale, i figli Andrea e Valentina con le rispettive famiglie), parenti e amici arrivati anche da altre città, c’erano tantissimi imolesi, colleghi di teatro, allievi ed ex allievi dei suoi corsi, ragazzi dell’Officina Sant’Ermanno che seguiva da vari anni. Tante le persone giunte anche da Palazzuolo legate al ricordo del loro concittadino. 

Giorgio Barlotti ha vissuto con la famiglia, a motivo del suo lavoro di assicuratore, a Roma, Follonica, Bologna, Ancona, Rapallo, e altre città: tanti i loro traslochi prima di approdare a Imola, dove la famiglia vive dal 1983, dove con alcuni amici ha fondato a metà degli anni ’80 la   Compagnia del Teatro di Via Callegherie e nel 1994 la Compagnia Il Piccolo di Imola.

Una vita dedicata dunque al teatro, al cinema a ella Tv: si era diplomato all’Accademia Antoniana di Bologna e, dopo il debutto nel 1960 con Giorgio de Lullo e Romolo Valli nella Compagnia dei Giovani, ha sempre lavorato, spesso con la moglie, con importanti registi, accanto ad attori di prestigio.  Appassionato di letteratura, ha scritto vari romanzi, regie di commedie di cui è anche stato interprete, copioni teatrali. 

L’amministrazione comunale di Imola lo ha ricordato nei giorni scorsi come “una personalità di prestigio della comunità imolese, capace con la sua arte e il suo talento, di regalare emozioni e lustro alla città di Imola e non solo” e ricordando il Premio La lucerna d’oro per arte, cultura e spettacolo ricevuto, in coppia con la moglie Lucia, nel 2018, dall’Associazione culturale Scarabelli.