Riceviamo e pubblichiamo #levostrelettere
Alla corte attenzione
della Redazione
con preghiera di pubblicazione
essendo affetti da patologie similari autoimmuni e, anche dagli stessi problemi legati alle cure e all’ accesso alle visite specialistiche ,abbiamo pensato di formulare una lettera congiunta. Francesco Grandi( Fibromialgia e Artrite reattiva sieronegativa) Raffaella Francesconi ( Artrite Reumatoide e Fibromialgia) . Patologie manifestatesi già in giovane eta’, che ci hanno ” accompagnato” e ci accompagnano anche ora in età non più verde…con la ingravescenza che si può immaginare. Ora ci troviamo senza esagerare a non avere certezza ne sulle cure ne sulla possibilità di accedere alle visite specialistiche reumatologiche. Il primo disagio parte dal CUP, che non dispone dell’ agende dei reumatologi. Quindi come primo accesso ci si deve recare in ospedale ai poliambulatori B e consegnare l’impegnativa al Front Office, dove poi previa fotocopia si verrà poi ricontattati, ma quando non si sa… Aggiungiamo inoltre che le visite di controllo diventano a tempo indefinito ( si dovrebbero fare ogni tre mesi) con il rischio di non disporre degli esami necessari perchè ricontattati senza preavviso. Detta situazione va avanti da molti anni e, la abbiamo rappresentata durante un incontro, anche al Direttore Sanitario della Azienda AUSL, al quale abbiamo anche segnalato la quasi assenza degli specialisti. Due dottoresse in maternità, e il collega specialista impegnato in reparto a disposizione del Primario, il quale poi a sua discrezione decide quando concedergli il tempo per fare ambulatorio. In sostanza non esiste un ambulatorio di Reumatologia. Quindi per curarci ci vediamo costretti ad andare il Libera Professione oppure auto curarci con antinfiammatori e forti analgesici. Domanda: cosa ce ne facciamo della Costituzione e dell’ Articolo 32? Detto quesito lo giriamo ora al sindaco di Imola, che dispone della delega alla Sanità, al quale facciamo notare che la vita non è solo F1 e ruote panoramiche
Ps: dentro la AUSL di Imola i pazienti rematici sono migliaia
Cari Saluti
Francesco Grandi
Raffaela Francesconi