Anche il sindaco di Imola ci ha tenuto a far sapere che era presente in Piazza Maggiore, a Bologna, durante la festa in onore di Patrick Zaki. Purtroppo, il 26 luglio 2021, il Consiglio comunale di Imola, a maggioranza di sinistra, ha deliberato di conferirgli la cittadinanza onoraria, “riconoscendolo nei valori di libertà di studio, di pensiero e di partecipazione pubblica espressi da questo territorio e dalle istituzioni che lo rappresentano”.
Si parla del giovane egiziano Patrick Zaki, tornato in Italia dopo aver ottenuto la grazia da al-Sisi grazie all’opera diplomatica del governo di destra di Giorgia Meloni. La vicenda di Zaki ha suscitato eco in Italia, poiché molti hanno fatto il parallelo con la tragica sorte dello studente italiano Giulio Regeni, rapito e ucciso al Cairo nel 2016. Con la sua liberazione dal carcere in Egitto, l’attivista Zaki, noto per la difesa dei diritti umani, è diventato il nuovo leader della sinistra, dopo aver conseguito la laurea alla velocità della luce presso la più antica università con il massimo dei voti, senza neanche parlare una parola in italiano. È davvero sconcertante e triste vedere come la sinistra abbia ridotto questa antica università per costruire un eroe di cartone a fini politici.
Ora qualsiasi studente che si laurea online in materie poco significative, del tipo “gender”, può essere chiamato “ricercatore”. Come diceva qualcuno, una volta per diventare ricercatore richiedeva almeno una laurea magistrale, una specializzazione o un master e, sicuramente, un dottorato (PhD), oltre ad alcuni anni di esperienza in centri di ricerca e università italiane e straniere, ma con l’avvento di questa nuova “icona” della sinistra, tutto ciò sembra essere diventato irrilevante.
E’ davvero sconcertante come coloro che si sono impegnati per ottenere una laurea e i loro professori stiano ora zitti di fronte a questo indegno spettacolo orchestrato dalla sinistra, che dimostra ancora una volta la sorprendente capacità di paralizzare il buonsenso, ma soprattutto il pensiero critico della gente.
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