Chi si occupa dell’informazione ad Imola è senza dubbio più esperto nel riconoscere la veridicità o la non veridicità delle parole del sindaco Panieri e della sua giunta. Per questo non ci sorprende certe cifre sparate riguardo l’Imola Summers Sound, solo per far sembrare che abbiano avuto un successo travolgente con questo “nuovo formato” dedicato a detta dell’asessore al circuito Elena Penazzi, a quella fascia di ragazzi dai 14 ai 25 anni, quelli che più o meno gironzolano per le discoteche tutta la notte con un bicchiere in mano. Sicuramente, il ricavato da questa fascia ricchissima sarà stato stupefacente, dato che Panieri sostiene di aver avuto la presenza di “12 mila giovanissimi” nell’autodromo. Anche se alcuni hanno chiamato “musica”, quello che è stato suonato, quello che realmente a noi ci interessa sono i numeri o almeno qualche foto che ci dia un’idea del numero di persone presenti.
Curiosamente, per questo concerto, le foto pubblicate online sono state pochissime, e anche sui social di chi doveva promuoverlo. In rete ci sono solo inquadrature che fanno sembrare che la folla fosse “immensa”. Dall’intelligenza artificiale che abbiamo utilizzato per contare le persone nella foto pubblicata dal sindaco, un’applicazione del sito https://imageamigo.com/crowd/, abbiamo ottenuto una stima di 606 persone. Certo, non pretendiamo che questa intelligenza artificiale sia al 100% accurata e non ci fidiamo totalmente di essa, così come non ci fidiamo mai di Panieri e della sua giunta. Ma, da questa stima possiamo avere un’idea minima di quanto potrebbero essere stati gonfiati i numeri. Anche se le stime dovessero essere sbagliate al 100% e fossero il doppio di questa estimazione, la folla presente sarebbe comunque ben lontana dal raggiungere le “12 mila presenze” sbandierate da Panieri. Forse, come qualcuno ha già detto riguardo alle presenze, “ci stava più gente in un palazzetto”.
Conoscere il numero degli spettatori è importante, cosi com’è importante sapere quanti bimbetti si sono divertiti al fantastico concerto che si è tenuto per raccogliere fondi per gli alluvionati, dopo che i fiumi non sono stati puliti e hanno gentilmente inondato le case dei nostri amati concittadini elettori, mentre la Regione cantava “Bella, ciao”. E poi, visto che il concerto è stato finanziato anche con i suoi soldi e del Comune di Imola (quindi dei cittadini), un dettaglio importante da sapere è quanto è stato il ricavato. Qualche giornalista più patinato di noi ha dovuto fare delle correzioni sulle dichiarazioni delle entrate provenienti dai biglietti venduti, perché, sapete, gli esperti in economia ci sono anche nella “città dei matti” e sono sempre in agguato per mettere il naso dappertutto e credeteci, questo è un bene per una città come Imola che vive di slogans e presunte piste ciclabile, visto che l’opposizione controllata si interessa poco o niente del volume degli affidamenti diretti che orbitano intorno al circuito.
Dopo le cifre sparate da Panieri, senza dubbio riceveremo anche informazioni sulla ricchezza che questo concerto ha portato agli alluvionati e sulle spese sostenute per organizzare tutto. Insomma, non c’è nulla da temere con questa giunta, sicuramente il denaro speso per gli affidamenti diretti alle solite persone per organizzare il concerto sarà stato irrisorio, magari in linea con la solidarietà pretesa dagli altri e chissà, magari qualche briciola è stata ricavata anche per gli alluvionati.