Castel San Pietro Terme – In una situazione paradossale, l’Amministrazione comunale di Castel San Pietro Terme ha rivolto un appello ai cittadini affinché si occupino della manutenzione dei fiumi, canali di scolo e altre infrastrutture idrauliche. Questa richiesta arriva dopo anni di trascuratezza da parte della Regione di Bonaccini, che aveva il dovere primario di preservare e proteggere il territorio.
Secondo l’Ordinanza sindacale n. 139 del 2015, tutti i cittadini e i proprietari terrieri devono rispettare determinati obblighi di manutenzione del territorio. Questi obblighi includono la pulizia dei fossi stradali, delle scarpate e delle ripe stradali, nonché la cura delle alberature, delle siepi e dei terreni circostanti. L’obiettivo è garantire uno scolo corretto delle acque meteoriche, sia nelle zone agricole che in quelle urbanizzate.
L’assessore ai Lavori pubblici, Giuliano Giordani, ha sottolineato l'”urgenza di agire dopo i recenti eventi alluvionali che hanno colpito l’Emilia-Romagna”, senza parlare della responsabilità della Regione e dei Comuni, ma ha preferito gettare la colpa sui cosiddetti “cambiamenti climatici” sul territorio.
È inaccettabile che la Regione guidata dal PD abbia trascurato il proprio compito di cura e manutenzione dei fiumi, scaricando l’onere sulle spalle dei cittadini. Nonostante l’ordinanza del 2015 avesse già sottolineato l’importanza di queste operazioni per mitigare i danni causati dalle piogge sempre più intense e impetuose, la situazione si è ulteriormente aggravata, perché nessuno ha controllato come si deve.
A partire da settembre, l’amministrazione ha annunciato che saranno effettuati controlli sul rispetto delle disposizioni di manutenzione e saranno applicate sanzioni fino a 250 euro per coloro che non si conformeranno. L’Amministrazione comunale ha incaricato le Guardie ecologiche volontarie (Gev) e le Guardie Ambientali Metropolitane (Gam) di effettuare tali controlli.
Comunque è paradossale che, di fronte all’inadeguatezza della Regione nel gestire questa situazione per mancata cura con la scusa del “climate change” (cambiamento climatico) , siano i cittadini a dover intervenire per proteggere il proprio territorio…