Il Parlamento Europeo ha votato ieri, 12.07.2023, la Legge sul Ripristino della Natura (Nature Restoration Law), che, contrariamente alle bugie promosse dai neo-marxisti, porterà all’impoverimento della popolazione, all’aumento dei prezzi del cibo e dell’energia, alla violazione dei diritti fondamentali delle persone, generando conseguenze negative sociali ed economiche per l’Italia e l’UE ancora impossibili da calcolare.
La Legge sul Ripristino della Natura è l’ultima delle leggi del pacchetto Green Deal (Patto Verde), attraverso il quale, senza basarsi su alcuna seria analisi scientifica ma solo su posizioni ideologiche, si mira a raggiungere la “neutralità climatica” entro il 2050.
Questo obiettivo “ambizioso”, come piace dire ai neo-marxisti, è in realtà un’utopia assurda, un sinistro esperimento considerando che il clima è globale, non limitato all’Unione Europea.
Di conseguenza, le misure drastiche, assurde e folli adottate dagli europei sono irrilevanti su larga scala per raggiungere la “neutralità climatica”, ma hanno effetti negativi molto concreti sull’economia, impoverendo la popolazione e distruggendo le aziende dell’UE. Questa proposta di legge dimostra ampiamente questo fatto.
Abbiamo già esperienza di altre misure del pacchetto Green Deal, promosse dal famoso e odioso commissario Frans Timmermans, che hanno già portato all’aumento dei prezzi dell’energia e alla distruzione delle fattorie, con conseguenze dirette sull’aumento dei prezzi del cibo, cosa che colpisce soprattutto i più poveri della società.
La Legge sul Ripristino della Natura parte dal presupposto che la natura debba essere “ripristinata” come era in passato, centinaia o migliaia di anni fa, al fine di limitare il “riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius” e rendere l’UE “più resiliente agli effetti del riscaldamento globale”.
Tra le molte follie richieste da questa legge, ci sono:
- la rimozione degli ostacoli dai fiumi per ripristinare almeno 25.000 km di vie navigabili a flusso libero, il che comporterà, tra le altre cose, la distruzione delle centrali idroelettriche, delle dighe, dei sistemi di irrigazione e aumenterà il rischio di inondazioni;
- la riduzione delle terre coltivabili;
- la creazione di una burocrazia ingombrante che imporrà sulle vostre terre cosa potete o non potete fare, violando così il diritto di proprietà.
Da un lato, i costi di implementazione di questa utopia neo-marxista sono enormi, e dall’altro le perdite economiche sono altrettanto significative, con conseguenze sociali negative senza precedenti. La Legge sul Ripristino della Natura porterà a una minore produzione di cibo in Europa, il che comporterà un aumento dei prezzi degli alimenti e minaccerà la sicurezza alimentare, rendendoci dipendenti dal cibo naturale prodotto da altri paesi al di fuori dell’UE o dal cibo artificiale prodotto da figure come Bill Gates.
Le perdite economiche e di posti di lavoro in Italia generate da questa legge, unite all’aumento dei prezzi del cibo e ai costi enormi per l’implementazione di questa utopia neo-marxista, causeranno gravi problemi sociali, poiché i poveri diventeranno ancora più poveri, mentre i pochi molto ricchi guadagneranno ancora più soldi.
Evidentemente, come accade sempre, questa utopia viene presentata alle persone come qualcosa di benefico per loro e per la natura.
Negli ultimi 4 anni, da quando l’UE sta implementando l’utopia del Green Deal promossa da Ursula von der Leyen e Frans Timmermans, la nostra vita è peggiorata e i prezzi sono cresciuti.
L’approvazione di questa legge condannerà l’UE a una povertà ancora più cruenta, solo per soddisfare le utopie neo-marxiste di Ursula von der Leyen e Frans Timmermans!