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Evasioni fiscali ad Imola, un fenomeno limitato ai cittadini rumeni?

Nel circondario imolese, due coniugi di origini rumene sono stati scoperti a svolgere attività lavorative non dichiarate al fisco dal 2019. Le indagini e l’intervento della Guardia di Finanza sono scaturiti da un costante monitoraggio dei social network della coppia, dove pubblicizzavano i propri lavori attraverso foto. La moglie operava come estetista presso la propria abitazione (come tante altre persone ad Imola e nel circondario) senza alcuna autorizzazione, mentre il marito era un fotografo specializzato in cerimonie e matrimoni.

Per nascondere la propria evasione fiscale, la donna rilasciava ai clienti ricevute e buoni di consegna di una associazione culturale di facciata, occultando così redditi per circa 110.000 euro dal 2019. Nel frattempo, è emerso che anche il marito svolgeva attività lavorativa non registrata, come dimostrato dal ritrovamento di numerosi file e materiale fotografico presso la loro abitazione.

I finanzieri della compagnia di Imola hanno denunciato l’estetista anche per l’indebita percezione di oltre 14.000 euro di indennità di disoccupazione (Naspi), segnalando all’INPS il recupero dell’intera somma.

Non è la prima volta che la Guardia di Finanza di Imola si confronta con casi di evasione fiscale da parte dei cittadini rumeni. In un’operazione condotta il 18 settembre 2019, sono stati scoperti decine di evasori pericolosi, principalmente tra colf e badanti romene, che avrebbero omesso di dichiarare un totale di 3,6 milioni di euro di redditio. A quell’epoca nessuno ci ha mai spiegato come sono state assunte queste persone in nero o con contratto regolare, i loro datori di lavoro hanno versato dei contributi? E adesso chi ha pagato in nero verrà multato?

Visto che la coppia rumena è stata incastrata grazie ai social (probabilmente dopo una “prijava” (in sloveno “soffiata”)), visto l’esercito dei lavoratori in nero in Italia (3,2 milioni, dati ISTAT 2020)e con tutti quegli annunci che spopolano sui gruppi Facebook di Imola, chi si offre felicemente a lavorare “in nero” e chi cerca disperatamente persone “brave, oneste” in ogni tipo di lavoro che evitino accuratamente di rilasciare fatture, ci chiediamo se le evasioni fiscali ad Imola siano un fenomeno limitato ai cittadini rumeni?