Abbiamo ricevuto un comunicato dal Movimento 5Stelle di Imola riguardo al fatto che Area Blu “continua ad investire in comunicazione”.
Nel comunicato si parla della somma complessiva di 12.000 euro più IVA, che secondo il M5S rappresenta “una cifra non banale di denaro pubblico che sarà investita nella diffusione dei comunicati e delle iniziative di Area Blu su questi giornali: Sabato Sera, Corriere di Romagna e Nuovo Diario Messaggero“.
Secondo loro, “il vero scopo di questa discutibile operazione è quello di controllare e influenzare l’informazione riguardante le attività dell’Amministrazione” (che novità!), ma la cosa più assurda è che l’autore di questo comunicato del M5S afferma che “dovrebbero essere i giornalisti locali, spinti esclusivamente dalla loro professionalità, a cercare spontaneamente i comunicati e le informazioni riguardanti gli enti locali”.
In pratica, questa mente brillante che ha scritto il comunicato ci sta dicendo che i giornalisti locali dovrebbero cercare e pubblicare solo gratuitamente i comunicati delle attività dell’Amministrazione, guidata da una giunta politica, a proprie spese…mentre parla dei nostri colleghi, anche se alcuni di loro non ci considerano tali, che hanno costi di stampa, stipendi e diffusione non trascurabili. Probabilmente chi ha scritto il comunicato ritiene che tali costi possano essere coperti tramite like e commenti superflui delle persone sui social media, i quali spesso censurano o riducono la visibilità di articoli importanti, mentre mettono in risalto delle banalità(come potete vedere nel collage dei due post su Facebook…)
A volte ci viene chiesto: “Ma chi ti ha obbligato a fare questo lavoro?” e vi assicuriamo che nemmeno chi fa politica riesce a comprenderlo, figuriamoci la gente comune, che non ha la minima idea di quanto sia difficile lavorare nell’ambito della stampa. Soprattutto in un paese non democratico come l’Italia, dove dire la verità è considerato un reato più grave del furto, che si tratti di proprietà intellettuale o di strani affidamenti diretti.
No, cari grillini, e pensiamo che neaanche gli altri sono obbligati a pubblicare gratuitamente le attività dell’Amministrazione, anche se si tratta di denaro pubblico, perché alla fine, che si tratti di una cooperativa, di un gruppo di comunisti o di una diocesi che si occupa dell’informazione locale, stiamo comunque parlando di un’attività privata che richiede risorse. Ed è piu conveniente a pubblicare un comunicato fatto da loro e pagato da loro, piuttosto che pubblicare i vostri comunicati dei vari politici locali nascosti dietro la sigla del partito e ricevere diffide o querele gratuite e intimidatorie, che quando li riceviamo nemmeno vi importa. Anche per noi “la libera assegnazione ci pare insopportabile”, ma non risulta che abbiate mai detto nulla riguardo alla distribuzione dei fondi ai giornali locali per eventi come il Baccanale, Fantaveicoli, eccetera, quando eravate anche voi al governo della città. Inoltre, non ci risulta che vi siate dati tanto da fare per garantire la trasparenza sulle spese all’autodromo di Imola, soprattutto quando alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle sono diventati più vicini alla galassia del Partito Democratico per essere presi in considerazione per le loro attività private connesse alla pubblicità.
Per quanto riguarda la professionalità, di sicuro non accettiamo lezioni proprio da voi, in qualsiasi forma. È inutile che, con la vostra “buona dose di mestizia”, adesso riveliate “quanto sia del tutto evidente che la Giunta del giovane Panieri utilizzi con disinvoltura le vecchie astuzie del PD“. Ma cosa dovremmo dedurre quando scrivete: “È del tutto evidente che passa il tempo, ma le attitudini tornano a galla, soprattutto se torniamo alla primavera del 2014 quando il Sindaco Manca, attraverso un bando di Benicomuni, sovvenzionò le medesime testate con un meccanismo più che opinabile”? Volete dirci che quando eravate al governo della città non avete fatto nulla per impedire quel “meccanismo” che ora considerate “più che opinabile”? Che tra intrighi vostri come M5S di Imola su WhatsApp per far cadere l’ex Sindaca Manuela Sangiorgi, non avete avuto tempo di occuparvi di certi meccanismi? E adesso volete che qualcuno pubblichi i comunicati dell’Amministrazione o i vostri, “spinti esclusivamente dalla professionalità”, come se i giornalisti campassero solamente di aria?
Questa idea della “gratuità dei comunicati” l’abbiamo sentita anche da un certo consigliere regionale, dopo che noi abbiamo costretto la stampa, di cui vi lamentate, a prendere in considerazione anche i loro comunicati, come abbiamo fatto anche con i vostri e abbiamo perso molti seguaci nel nostro tentativo di creare sulla nostra pagina Facebook un luogo d’incontro per diverse idee, spesso anche contrarie alle nostre. Costui ha avuto anche la spudoratezza di dire, dopo che li avevamo pubblicati per anni gratuitamente e dopo che ci siamo pagati di tasca nostra una pubblicità stradale itinerante, che stavamo oscurando le loro piccole bandiere in piazza con la nostra pubblicità, in pieno giorno di mercato, e ha chiamato la polizia municipale per spostarci da un luogo pubblico.
Quindi, cari grillini, la pubblicità, che sia sotto forma di banner sul sito o di comunicati, si paga perché anche i vostri gettoni di presenza nei consigli comunali o gli stipendi nella Regione, per fare finta di fare opposizione, si pagano con i soldi e anche quelli sono soldi pubblici. Ci scusiamo per aver insistito tanto affinché il “cavallo” o altri “scoiattoli” capissero, anche se non nutriamo molte speranze al riguardo. Per quanto ci riguarda, continueremo a pubblicare secondo il nostro stile e i nostri interessi, senza preoccuparci di chi non è interessato. Se volete un consiglio, vi suggeriamo di fare più frequentemente accessi agli atti e di presentare esposti alla Corte dei Conti per combattere le vecchie astuzie del PD e certi meccanismi. Per esempio, se volete, potete cominciare ad accedere agli atti riguardanti eventuali soldi pubblici probabilmente ricevuti da qualche giornalino online che ha nel suo azionariato qualche assessore, di sicuro nella vostra eventuale azione di ricerca e nel nostro invito la Procura non vedrà una diffamazione, ma una notizia di interesse pubblico e generale bilanciata…
A quel punto, sì, vale la pena pubblicare certi comunicati. Ma noi non vogliamo più fare da cassa di risonanza gratuitamente a degli arroganti che si credono l’ombelico del mondo, che siano in amministrazione o in cerca di mettere le mani sul potere fingendo che sono diversi. Lasciamo volentieri questo compito agli “altri”…