L’area colpita dall’inondazione tra Spazzate Sassatelli, Sesto Imolese e Sasso Morelli sta affrontando un’imponente operazione di pulizia e ripristino delle case, con il supporto di oltre novanta volontari della Protezione Civile provenienti da diverse parti d’Italia. A questi si aggiungono le Forze dell’Ordine, l’Esercito, i dipendenti comunali e quelli di Hera, dimostrando un notevole impegno e generosità nella risposta all’emergenza.
Le operazioni di pulizia, che sono iniziate questa mattina e hanno continuato per tutta la giornata, si estenderanno anche nei prossimi giorni. Le abitazioni che sono state liberate dall’acqua sono decine e vengono ripulite gradualmente, consentendo un ritorno lento ma progressivo alla normalità
Oltre ai danni alle abitazioni, si sono verificati ingenti danni anche nell’agricoltura. L’Amministrazione comunale di Imola ha comunicato che si impegnerà a sollecitare il governo nazionale attraverso la Regione, al fine di ottenere gli aiuti necessari per aiutare gli agricoltori colpiti duramente da questa calamità.
Hera, la società che gestisce l’erogazione dell’acqua, ha effettuato controlli sulla potabilità dell’acqua a Sasso Morelli e Spazzate Sassatelli, confermando che i parametri sono nella norma e che la rete idrica non è stata danneggiata. Inoltre, Hera ha messo a disposizione diversi idranti dell’acquedotto per rifornire le autobotti che vengono utilizzate per il lavaggio delle pertinenze delle abitazioni. Questa attività di supporto proseguirà nei prossimi giorni, fino a quando sarà necessario.
Parallelamente, Hera ha avviato una raccolta dedicata di mobili, elettrodomestici e altri materiali danneggiati, estratti dagli edifici colpiti. Anche questa fase di recupero e smaltimento dei materiali danneggiati continuerà nei prossimi giorni, fino a quando sarà necessario.
Per quanto riguarda le strade comunali, alcune rimangono chiuse a causa dell’allagamento causato dalla rottura arginale del fiume Sillaro. Via Cardinala, nel tratto tra Via Merlo e Via Rampina, e Via Benelli sono rimaste chiuse, mentre Via Ladello è parzialmente chiusa per consentire al Genio dell’Esercito di operare con una pompa di aspirazione.