Il territorio di Imola e non solo ha subito gravi danni da gelate primaverili e grandinate nel mese di aprile, causando la preoccupazione dei produttori frutticoli e viticoltori di Cia-Agricoltori Italiani Imola. I danni subiti sono tali da rendere molti prodotti non idonei alla commercializzazione, mettendo a rischio la marginalità e i redditi agricoli. In questo scenario difficile, la presidentessa di Cia Imola, Luana Tampieri, chiede un “Patto anticrisi per l’agricoltura” che coinvolga la Regione, le associazioni di categoria del territorio e tutti i soggetti delle filiere per sostenere frutticoltori e viticoltori.
Secondo Tampieri, occorre fare qualcosa in fretta per tutelare i produttori e chi produce cibo, per evitare l’importazione e la non autosufficienza, con tutte le problematiche di sicurezza alimentare e tenuta economica che ne conseguono. La Regione si è già detta disponibile a introdurre risorse per risarcire i produttori e per i bandi che consentono di acquistare strumenti di protezione per le gelate, come i ventoloni. Tuttavia, secondo Cia Imola, serve un passo ulteriore: rivolgersi a chi commercializza e vende i prodotti per attivare un canale “straordinario” per la vendita della frutta esteriormente danneggiata ma perfettamente edibile, a prezzi calmierati.
Tampieri ritiene che se nei punti vendita della grande distribuzione organizzata ci fossero i “prodotti scarto” valorizzati, il vantaggio sarebbe doppio: per gli agricoltori che verrebbero comunque remunerati e per i consumatori che potrebbero acquistare di nuovo prodotti sani e di qualità. Secondo la presidente di Cia Imola, non è più il momento di chiedere ai frutticoltori di produrre la frutta “perfetta”, ma di uscire dalla pura logica del mercato e stringere un patto forte sul territorio per far capire che un’ altra albicocca leggermente danneggiata da un chicco di grandine è buona come le altre e ancora di più: è cibo prezioso che non va sprecato.